13 Luglio 2017 – Giovedì – quattordicesima settimana del Tempo Ordinario

Vangelo del giorno: Mt 10,7-15
Parola del giorno: “Entrando nella casa, rivolgetele il saluto”

Le istruzioni per gli apostoli da parte di Gesù
si fanno sempre più attente e particolareggiate.
Il primo impatto dev’essere curato in maniera eccezionale
perché è quello che più di ogni altra cosa
rivela lo stato di chi abita la casa
e la possibile accoglienza
del messaggio che loro sono chiamati a portare.
Potrà sembrare poco, ma un saluto con l’augurio della pace,
accompagnato da un sorriso e da un volto luminoso,
che trova un riscontro positivo di cuori disponibili,
se non proprio assetati,
metterà subito a frutto l’annuncio dell’amore
che porta la salvezza.

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».

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