12 Agosto 2017 – Sabato – diciottesima settimana del Tempo Ordinario

Vangelo del giorno: Mt 17,14-19
                              Parola del giorno: O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi?
No, Gesù non si è stancato di stare insieme a loro,
e neppure di essere cercato, e qualche volta
addirittura assalito dalla folla! Vorrebbe però
che quello che, ormai da tempo, va insegnando,
trovi accoglienza nei loro cuori e nelle loro vite,
fino al punto di imparare veramente a far da soli
tutte quelle cose che da lui hanno visto fare.
Il caso però vuole che non sempre questo accade
e allora è facile che ci sia
chi, dopo essere passato per i discepoli
senza ottenere quello che cercava,
ricorra comunque direttamente a lui,
come se il tutto dovesse avvenire per automatismo.
È questo che Gesù lamenta
e, benché non ne sia affatto infastidito,
lo fa notare loro perché imparino a fare maggiormente
ricorso alla fede, che è la chiave di tutto quel che chiede.
 
   
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio!
È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo». E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi?
Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».

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