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Una corona per l’Immacolata

A Cassino solenne celebrazione eucaristica, Adesione dell’Azione cattolica e offerta di una corona di fiori alla statua dell’Immacolata

Nella solennità dell’Immacolata Concezione della B. V. Maria, l’8 dicembre, la città di Cassino rende onore alla Madonna offrendole la tradizionale corona di fiori, per ricordare il conforto ricevuto dalla popolazione dopo la distruzione bellica. In piazza Diaz, davanti alla “Madonnina”, in pieno centro-città, si è radunata una gran folla per assistere alla semplice ma commovente e sentita cerimonia. Il Vescovo Gerardo Antonazzo, assistito da Don Benedetto Minchella e Don Francesco Paolo Vennitti, ha benedetto la corona di fiori portata dai bambini dell’Azione cattolica, poi l’ha consegnata ai Vigili del Fuoco, già pronti sul posto con la loro autoscala, ed uno di loro è salito sulla lunga scala fino a raggiungere la statua e deporre sulle mani giunte dell’Immacolata la corona, per poi sostare qualche minuto sull’attenti in segno di saluto e di rispetto. Un momento davvero suggestivo. D’altronde va ricordato che sulla base della colonna che sorregge la statua, una stele porta la scritta: “Cassino, da Te confortata nell’estrema sciagura, nel tuo nome risorta a più fecondo lavoro, da te implora, Maria, che la sua nuova vita sia degna del Tuo Amore”. Così i Cassinati, dopo la guerra, sentirono il bisogno di ringraziare Maria.

Prima di questo rito, che dura da 36 anni, è stata celebrata una solenne Messa nella vicina chiesa parrocchiale di S. Antonio da Padova, con la statua dell’Immacolata esposta in grande onore. A presiedere la celebrazione è stato anche quest’anno il Vescovo Gerardo, davanti ad una folla di fedeli tra cui spiccavano i Cavalieri e le Dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i membri dell’Azione cattolica parrocchiale, la Corale parrocchiale diretta da Daniela Martone ed il Piccolo Coro Valeria Galiero, diretto da Susy Comparone.

Nell’omelia, il Vescovo nel commentare le letture del giorno, ha messo a confronto la posizione di Adamo descritta nella Genesi, e quella di Maria nel brano evangelico di Luca dell’Annunciazione, di fronte alla domanda di Dio “Dove sei?”. Il primo resta confuso e vergognoso perché aveva disobbedito, mangiando dell’albero vietato, allontanandosi quindi dalla libertà e dalla gioia che aveva prima; Maria, invece, quando l’angelo va da lei per annunciarle il progetto di Dio su di lei, dà il suo Eccomi dichiarandosi “serva del Signore”. L’uno è esempio di fragilità, che compie “disastri” che si riversano sui posteri, l’altra è simbolo di una umanità redenta: “grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”. Maria è nella libertà di amare Dio. E noi con Maria possiamo stare davanti a Dio e chiediamo che si compia anche in noi la Sua Parola.

Subito dopo c’è stata l’Adesione dell’Azione Cattolica: gli educatori ed i bambini e ragazzi associati si sono portati davanti all’altare ed hanno letto tutti insieme la promessa di impegno e il Vescovo, raccogliendola, ha benedetto le tessere, poste su un vassoio retto da due bambine. Anche questo momento rituale, che significa adesione ad un progetto e impegno di vita, è stato particolarmente toccante. All’offertorio sono stati proprio alcuni ragazzi e adulti di Ac a portare all’altare le offerte per l’Eucarestia, le tessere, la bandiera dell’Azione cattolica e la corona di fiori per la Madonna, consegnandole nelle mani del Vescovo. Al termine della celebrazione il Piccolo Coro ha cantato deliziando i presenti e dopo una foto-ricordo di gruppo, si è usciti, portando la corona per recarsi alla “Madonnina” per il rito caro al cuore di tutti. L’aria fredda non è riuscita a scoraggiare nessuno e tutti hanno aspettato quel significativo momento per guardare, naso all’insù, il Vigile che saliva saliva fino alla Madonnina per offrirle l’omaggio della intera città.

Adriana Letta