SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO PROMOSSO DALL’ACCADEMIA INTERNAZIONALE “ORA ET LABORA” PER TESI UNIVERSITARIA MERITEVOLE IN ARGOMENTI ECCLESIASTICI.
Vince il dott. Andrea Marinelli, ministrante parrocchiale di Aquino, laureato in Giurisprudenza all’Università di Roma “La Sapienza”.
Si è svolta il 26 febbraio 2023, vigilia festiva di San Gabriele dell’Addolorata, patrono degli studenti, dei giovani e dei chierici, presso la Chiesa di Santa Maria della Libera, al termine della S. Messa domenicale vespertina, la Seconda Edizione del Premio Ora et Labora et Lege, che l’Accademia Internazionale “Ora et Labora” assegna ogni anno ad una Tesi universitaria meritevole in argomenti ecclesiastici, discussa da soggetti operanti concretamente in campo ecclesiale. Moderatore dell’evento è stato il prof. Filippo Carcione (Direttore Emerito dell’Istituto Teologico Leoniano di Anagni), il quale in premessa ha spiegato ai presenti che:
«L’iniziativa assolve il compito accademico statutario di promuovere la cultura religiosa, valorizzando soprattutto i contributi e le ricerche dei giovani studiosi cattolici impegnati, al fine di far crescere sempre più la sensibilità spirituale nei nostri contesti comunitari contro l’incedere della secolarizzazione. Nella prima edizione vincitore del Premio è stato il diacono Maurizio Baldi, Docente di Religione Cattolica nella Diocesi di Palestrina, per aver discusso brillantemente, presso l’Istituto Teologico Leoniano di Anagni, una tesi di Baccellierato in Sacra Teologia avente titolo: Il diaconato permanente. Ricchezza e risorsa per la Chiesa contempranea. Di converso, l’Accademia s’è orientata quest’anno per scegliere una Tesi discussa in una Università statale».
È stata quindi data lettura del provvedimento con cui l’Accademia, con prot. n. 8 del 10 febbraio 2023, ha conferito il premio «al dott. Andrea Marinelli, ministrante liturgico operativo nella Basilica Concattedrale di Aquino, laureato in Giurisprudenza all’Università di Roma “La Sapienza” con una Tesi dal titolo: La struttura finanziaria dello Stato della Città del Vaticano, discussa il 19 gennaio 2023, presso l’Università di Roma “La Sapienza”, relatore il prof. Fabio Franceschi, ordinario di Diritto Ecclesiastico».
Dopo l’inizio ufficiale della manifestazione segnato dai saluti istituzionali di don Tommaso Del Sorbo (Arciprete Parroco di Aquino) e del dott. Antonio Pittiglio (Presidente dell’Accademia), che è stato accolto con apprezzamento per aver ricevuto il 24 febbraio 2023 la pergamena del “Leone d’Oro” nel Senato della Repubblica, l’agenda dei lavori è proseguita con la presentazione della Tesi affidata a don Andrea Pantone (Direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali), il quale, dopo aver tracciato la struttura, i contenuti e il tema centrale della ricerca portata avanti in cinque capitoli dal dott. Marinelli, ha concluso l’intervento evidenziando le note distintive del prodotto e il merito scientifico del suo Autore in questi termini:
«Organicità, attualità e interdisciplinarità sono le caratteristiche del lavoro. L’organicità si ravvisa in tutta la struttura, lineare, ma soprattutto nell’accostamento della pars destruens ad una pars construens, facendo notare come la crisi, costituita dagli scandali di natura finanziaria che hanno interessato la Stato del Vaticano, ha aperto la stagione propizia della riforma, ancora in atto. L’attualità del testo consiste proprio nella contemporaneità di tale progetto di riforma voluto da papa Francesco, un progetto ancora in evoluzione, che motiva, da una parte, la complessità del tema, difficile da esaminare discernere; dall’altro, l’assenza da parte del lavoro di qualunque pretesa di esaustività. L’interdisciplinarità si ravvisa negli ambiti e nelle fonti che costituiscono la base del lavoro, dal diritto canonico, a quello nazionale e internazionale, dalla politica economica alla disciplina degli ordinamenti finanziari».
La dotta e illuminante presentazione è stata il prologo del momento cruciale quando, accolto dall’applauso scrosciante del pubblico, il vincitore è stato chiamato al tavolo della Presidenza per il ritiro del Premio, le cui specifiche motivazioni sono state solennemente declamate da don Angelo Moncelli (Consigliere Accademico per la Cultura Religiosa), attraverso la lettura del seguente testo:
«Il dott. Andrea Marinelli, giovane stimato e ben conosciuto nella sua città, punto di riferimento spirituale e culturale della sua comunità parrocchiale, encomiabile per il suo qualificato servizio liturgico, si è laureato brillantemente in Giurisprudenza con una Tesi, che contribuisce a illustrare con perizia scientifica la struttura finanziaria dello Stato della Città del Vaticano».
A latere del sintetico giudizio di benemerenza, l’Accademia, prendendo spunto dal Vangelo della Domenica corrente (Mt 4,1-11), prima di Quaresima, ha poi formulato al premiato i suoi auguri con questo messaggio per un buon uso futuro delle competenze acquisite:
«1. Vincerai la tentazione di trasformare il diritto e la legge in business d’affari sulla pelle della povera gente; 2. Vincerai la tentazione di coartare la giustizia, volando abusivamente con il diritto e la legge per buttare giù il prossimo, allorché i prepotenti vorranno servirsi della tua preparazione per i loro interessi; 3. Vincerai la tentazione di venderti l’anima, strumentalizzando il diritto e la legge, pur di raggiungere qualsiasi ambizione di gloria e di carriera».
A questo punto, la parola è passata al dott. Marinelli, il quale, parlando del Premio ricevuto, ha così esordito:
«Per me è poi significativo, perché lo ricevo non solo nel giorno in la Chiesa Aquinate inizia la preghiera della novena in preparazione della solennità di San Tommaso d’Aquino, patrono della città, santo, peraltro da me citato nel lavoro di tesi e che porto nel mio cuore per affetto e speciale devozione; ma anche perché lo ricevo nella cornice antica della chiesa della Madonna della Libera, tanto cara a tutti noi, e chiesa dove, secondo la tradizione, sarebbe proprio stato battezzato l’Aquinate».
Quindi, dopo aver espresso il ringraziamento all’Accademia per la considerazione, ha ricordato che nel percorso giovanile ha sempre potuto contare sugli stimoli della Parrocchia tanto per superare le difficoltà quanto per migliorare la sua formazione umana e culturale come pure sul sostegno costante degli amici veri sia per l’incoraggiamento sia per la comprensione, sottolineando comunque nel finale del discorso, con tono commosso e commovente, il ruolo unico e speciale che certamente ha avuto nella sua storia personale il focolare domestico:
«Ringrazio, infine, ma non per ordine di importanza, la mia famiglia e in particolare i miei genitori, cui ho dedicato il lavoro scientifico della Tesi di Laurea in Giurisprudenza. A loro, faro nella notte, porto sicuro della tempesta, dedico anche questo Premio, consapevole che, senza il loro sostegno, nulla di questo sarebbe stato possibile».
Tra i banchi il cons. Francesco Cuzzi (Segretario Generale della CISL per il settore universitario della Regione Lazio) venuto a testimoniare con la sua presenza la stima delle forze sociali per l’iniziativa in atto, e mons. Luigi Casatelli (Vicario Generale Emerito della Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo), il quale, invitato a dare il congedo dell’assemblea, ha voluto evidenziare come un certo rimpianto desolato e nostalgico delle generazioni più anziane non è affatto giustificato, finché nelle comunità ci sono e ci saranno giovani come il dott. Marinelli, pronti ad animarle, fermentarle e vivacizzarle con la loro testimonianza.