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Per Castrocielo e Colle San Magno è tornato il “bacio delle madonne”

In centinaia alla cerimonia dopo due anni di stop per la pandemia

 

Per Castrocielo e Colle San Magno da secoli il Lunedì in Albis è il “giorno del bacio”. La tradizione è tornata, il 18 aprile scorso, dopo due anni di una pandemia ancora perdurante. All’alba, dalle due località abbarbicate sui versanti opposti del monte Asprano si snodano due cortei con le rispettive statue della madonna per incontrarsi presso la trecentesca chiesa madre di Santa Maria in Cielo, che assicurava anticamente il servizio liturgico ad entrambe le comunità. È tradizione che la processione parta sempre prima da Castrocielo, proprietaria del sacello fino al 1601, anno in cui il comune stabilì l’attuale ubicazione del centro storico e trasportò nel nuovo edificio sacro le reliquie già conservate nella chiesa, come ricorda una lapide posta al sommo del reliquiario esistente nella sacrestia della chiesa castrocielese. A quell’epoca risale per le comunità di Castrocielo e Colle San Magno l’uso di recarsi in processione verso la chiesetta per contendersi il diritto di precedenza nella celebrazione delle sacre funzioni. Poiché la chiesa era in comune tra i due paesi, l’arciprete risiedeva per sei mesi a Palazzolo e per gli altri sei mesi a Colle San Magno, fino a quando nel 1850 ciascuna comunità eresse la propria parrocchia.

Da allora si rinnova la tradizione a testimonianza dell’antica comune origine dei due paesi e della loro ritrovata armonia. Superati gli annosi contrasti, la cerimonia si ripete in totale armonia. Mentre da Castrocielo parte una processione con la statua della Madonna, anche da Colle San Magno ne sale un’altra; i cortei si incontrano appena al di sotto della chiesetta, dove le statue vengono inclinate e avvicinate: è il “bacio delle Madonne”. Alla cerimonia lunedì scorso erano presenti centinaia di persone. La celebrazione eucaristica è stata officiata da don Natalino e don Xavier su un palco appositamente allestito. Poi, al termine della Messa, la tradizionale “inchinata”. Al cospetto l’una dell’altra le statue delle Madonne sono state inchinate, fino a baciarsi, rinnovando così l’armonia tra le due comunità. Una festa che unisce storia, religione e identità. Presenti oltre ai fedeli anche i rappresentanti dei Comuni, delle Proloco dei due paesi e le rappresentanze di Roccasecca e Aquino.

Andrea Pantone