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Pellegrinaggio Madonna del Carmelo

Diario di un pellegrino

8 Luglio, la sveglia, impietosamente, ti desta dal meritato riposo quasi volesse dirti: “Alzati, oggi è una giornata importante per la tua fede e spiritualità: oggi si fa la “marcia carmelitana” che ti porterà da Cerreto al santuario dell’apparizione della Vergine del Carmelo in quel di Acquafondata.

Lo zaino è pronto; gli ultimi preparativi, un sollecito a mia figlia (novità di quest’anno) e a mia moglie e si parte alla volta di Cerreto, ove ci aspetta Don Emanuele per la benedizione prima della partenza.

Abbiamo preso tutti i libretti della Via Crucis dedicata ai giovani di oggi con tutti i loro problemi di fede, ………

Alle 8,30 finalmente si parte. Una foto ricordo e poi via alla volta del santuario attraverso la bellissima pineta di Vallerotonda.

E’ bello vedere che, anche quest’anno, una moltitudine di fedeli e devoti si avvia festante e orante per incontrare Maria e chiedere quelle grazie che tanto aspettano che vengano loro concesse. Lungo il tragitto altre persone si aggregano alla recita del Santo Rosario, e, dopo circa un’ora di cammino, ecco altri pellegrini provenienti da Vallerotonda ci aspettano impazienti di partecipare alla salita. Tra di essi scorgo Rosario che con il suo fuoristrada ci accompagnerà lungo tutto il tragitto pronto a far salire chi non ce la faccia o ad ovviare a qualsiasi emergenza che si dovesse presentare. Qui, dopo una breve sosta per rinfrancare il corpo, viene letto il motivo della dedicazione della Via Crucis ai giovani di oggi che hanno smarrito il senso della vita e che il più delle volte si affidano alle semplici illusioni dei “social” o alla familiarità delle “gang”. Un rapido sguardo di intesa con mia figlia per chiederle se ce la fa: “Tutto a posto papà, ce la faccio non ti preoccupare”. Meno male che la salita è dolce, ci sono anche bambini in tenera età che accompagnano i loro genitori; e poi, ad ogni evenienza, c’è Rosario.

Alla prima svolta attraverso la vecchia strada di collegamento tra Vallerotonda ed Acquafondata, scorgiamo la prima Croce per la recita della Via Crucis; le altre sono state allocate ogni trecento metri lungo la strada. Sono ormai sette anni che facciamo questo percorso, eppure ogni volta noti sempre qualcosa di diverso che ti pervade l’anima e che ti fa sembrare ogni passo sempre più leggero, come se la fatica non facesse parte del programma. Che bello vedere quella madre che accarezza la sua bambina confortandola e dandole forza e coraggio per la marcia che sta facendo. E man mano che si sale verso la meta senti l’animo più sollevato e felice; dimentichi in quei momenti tutte le preoccupazione e gli affanni della vita quotidiana come se la Madre di Dio stessa volesse condurti a Lei quasi del tutto purificato e con l’animo scevro da ogni pensiero, rivolto, invece, a più alti ideali.

E così passo dopo passo si arriva all’uscita della pineta in località Serre di Acquafondata. Una rapida foto ricordo ed ecco che i pellegrini, con in testa gli stendardi raffiguranti la Madonna del Carmine, si avviano per l’ultimo tratto che li conduce alla meta dove li attendono altri devoti che, per varie ragioni, non hanno potuto partecipare alla marcia. Il rintocco delle campane della chiesetta dell’apparizione ci fa capire che la meta è ormai vicina. Che bella l’accoglienza riservata a noi pellegrini che, dopo aver indossato lo “Scapolare”, in fila indiana sfiliamo alla piccola stanza dell’apparizione lasciando al tenero cuore di Maria tutte le nostre preghiere ed invocazioni. Ma ecco, all’uscita della chiesa, dopo aver recitato l’”Angelus”, ci attende un po’ di ristoro dalle fatiche con una lauta bevuta che il carissimo Carmine ha voluto offrirci come da tradizione consolidata.

Dopo esserci ristorati, scendiamo giù in paese dove hanno allestito una grande tavolata per la consumazione del pasto a sacco che abbiamo portato e con la degustazione di un piatto di spaghetti preparati appositamente per noi. E qui bisogna menzionare i confratelli di S.Pietro Infine, anche quest’anno numerosi, che hanno riempito la tavolata con ogni ben di Dio.

Alle 15,00 ci ritroviamo tutti nella chiesa di Acquafondata ove si trova la statua della Madonna del Carmine che verrà condotta in processione al santuario dove ad attenderla c’era il nostro Vescovo Gerardo che ha concelebrato con il Vicario di Zona Don Remo, i parroci di Acquafondata e Viticuso alla presenza dei sindaci di Vallerotonda, Acquafondata e S.Elia F.Rapido, e al comandante della Stazione dei Carabinieri del paese ospitante.

Ma la vera sorpresa è stata quella di vedere moltissimi fedeli provenienti da tutto il circondario che hanno dovuto assistere in pedi alla S.Messa poichè sotto il tendone, allestito per la festività del Carmelo, non c’era più posto.

Alla fine della celebrazione la benedizione del Vescovo su tutti i pellegrini e sugli scapolari che, purtroppo, non sono stati sufficienti a soddisfare l’enorme richiesta da parte dei devoti intervenuti, ma che, però, saranno distribuiti per tutta la durata della festività della Madonna del Carmelo durante la celebrazione vespertina delle 17,30.

Finalmente un po’ di riposo ci attende dopo tutta la fatica alle fresche temperature del santuario, dove quella brezza ristoratrice ci risolleva di tutto il sudore versato nella calda giornata di luglio.

E’ ora di tornare a casa con la consapevolezza di avere trascorso una bellissima giornata all’insegna del rinnovo spirituale e soprattutto di aver condiviso, con tutti gli intervenuti, le grazie e  la benedizione della Madre Celeste.

Ave Maria