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“Il nostro nome sia Teofilo, amico di Dio”: il vescovo Antonazzo accolto con affetto a Pescocanale

Il pastore e amico, il nostro vescovo Gerardo, ha illuminato, con parola elevata, puntale e cuore caldo, la comunità di Pescocanale durante la celebrazione della santa Messa del 23 gennaio 2022.

Alla presenza di numerosi fedeli, ma sempre nel rispetto dei numeri e delle norme anticovid, e delle autorità civili, Monsignor Gerardo, accompagnato dal parroco Don Andres e dal diacono Florindo, ha invitato a riflettere sull’odierna “giornata della parola”. La comunità, composta, accogliente e desiderosa di parole sincere, ha ascoltato e sentito il suo amico-pastore e guida. Citando Papa Francesco ha invitato ad aprire il cuore alla parola di chi ha creato l’universo, nonostante le ferite che infliggiamo al creato e alle nostre relazioni.

Monsignor Gerardo ha coinvolto i fedeli con la sua parola sentita, precisa e calda. È passato a invitare a vivere la nostra esistenza in modo ordinato e a riscoprirci parte di un corpo unico. Dalle riflessioni sulla lettura di San Paolo ha chiesto, con passione, di essere membra coscienti del corpo della Chiesa, fatta anche di parrocchie minuscole come la nostra. È indispensabile essere consapevoli che tutte le membra hanno bisogno della testa per armonizzare la complessità della nostra esistenza. La testa è il nostro Papa e tutta la Chiesa.

Momento particolarmente stimolante e di vera emozione è stato quando, parlando dei bambini, ha rilevato che a questi si spiega la catechesi, ma difficilmente la Parola di Dio, che è fondamento della vita cristiana. Continuando ha fatto rilevare la pratica, non edificante, di considerare i sacramenti dei riti e non segni della fede. Ripartendo dalla Parola si potranno riportare a far vivere da veri cristiani coloro che ricevono, ad esempio, il sacramento della cresima come un rito esteriore, circa 1300 ogni anno nelle nostre diocesi.

Toccante e sentito è stato il momento in cui ha invitato a riflettere sulla figura di Teofilo. “Siamo tutti Teofilo; tutti abbiamo nome Teofilo”, perché siamo amici di Dio. Si diventa amici, però, frequentandosi, conoscendosi, incontrandosi, parlandosi, ascoltandosi. Quindi bisogna desiderare di incontrare l’Amico Cristo. L’ultimo invito è stato di portare con sé un Vangelo, anche tascabile, dove poter trovare le parole di speranza e di illuminazione.

Il Vescovo non ha lesinato collegamenti alla realtà e ha chiamato tutti i presenti a non essere indifferenti di fronte ai soprusi, agli ingiusti profitti, alle ingiustizie, alle sofferenze, agli scandali e alle offese che si arrecano al creato. “Oggi la vita cristiana diventa annacquata se si allontana dalla Parola. Allora parti con una piccola parola del Vangelo”.

Bello è stato il momento in cui le bambine – Emma, Eva e Sofia -, accompagnate dalla catechista Maria, hanno letto la preghiera dei fedeli.

Al termine della celebrazione il Vescovo ha voluto fare una foto con tutta l’assemblea.

Una bella giornata vissuta nell’ascolto e con il sorriso.

Arnaldo Mariani

Foto Benedetto Di Pietro e Mauro Facchini