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Il giorno della festa di San Benedetto

 

Culmine del Marzo Benedettino 2023, il mercoledì 21 ha visto la celebrazione del Patrono di Cassino e d’Europa in abbazia e in città

Gradito come è gradita la primavera in arrivo, intenso e partecipato come qualcosa atteso da tempo, così è stato il 21 marzo in questo 2023 postpandemico, festa di San Benedetto, fondatore dell’abbazia di Montecassino e del monachesimo occidentale, Patrono della città di Cassino e dell’Europa, che ha contribuito a generare. La mattina la festa ha avuto come sede l’abbazia, dove sono giunte numerose autorità non solo del territorio e nella basilica si è celebrato il solenne Pontificale presieduto dal card. Leonardo Sandri, Sottodecano del Collegio cardinalizio, e concelebrato dal nuovo Abate Dom Luca Fallica, dal Vescovo Gerardo Antonazzo e da numerosi monaci e sacerdoti diocesani. Animata dal Coro Annibale Messore diretto da Carmelo Messore e dal Canto gregoriano dei monaci che si completavano a vicenda in una splendida alternanza, la liturgia è stata come sempre solenne e ben curata ed ha certamente elevato gli animi, grazie anche all’omelia del Cardinale, tutta centrata sulla Parola di Dio e sull’esempio di Benedetto e sulla sua Regola, che indica il cammino giusto della vita per superare i dissidi e le tentazioni e ricercare l’Assoluto, Dio, e con lui la pace dell’anima (v. prime due foto). Al termine, nel chiostro bramantesco illuminato e riscaldato da un bel sole primaverile, è stato offerto ai presenti un bellissimo concerto della Banda della Polizia di Stato.

Nel pomeriggio, la festa si è spostata in città. Nella chiesa Concattedrale di Cassino la Celebrazione eucaristica è stata ancora presieduta dal Card. Sandri e concelebrata dall’Abate Luca e dal Vescovo Gerardo, insieme ai Sacerdoti della Zona di Cassino più qualcheduno di altre zone.  L’ingresso in chiesa è stato preceduto da un rito che si ripete da anni: i celebranti, i ministranti, le monache benedettine ed il Corteo Storico “Terra Sancti Benedicti” in costume d’epoca si recano prima nella vicina chiesa del monastero delle benedettine di Santa Scolastica che è in città e lì prendono in consegna la preziosa reliquia di San Benedetto. Quindi prende il via la processione per portarla nella Concattedrale. E già questo procedere ordinato e composto e al tempo stesso colorato ed attraente attira lo sguardo di molte persone, o intervenute apposta o passanti che si fermano a guardare. Ugualmente composta e scenografica è l’entrata in chiesa, data la presenza colorata e inusuale dei figuranti in costume medievale che hanno preso posto tra i banchi. Stavolta le parole di accoglienza, a inizio celebrazione, sono state pronunciate dal Vescovo Gerardo, che ha ringraziato il Cardinale per aver accettato l’invito (la mattina era stato l’Abate a porgere questo saluto di benvenuto). Ha poi sottolineato che questo giorno di inizio primavera è stato anche l’inizio augurale, la “primavera” dell’abbaziato di Dom Luca Fallica, recentemente nominato dal Papa e da pochissimi giorni insediato in abbazia. Ad animare musicalmente la liturgia in questa celebrazione pomeridiana è stato il Coro di S. Giovanni di Cassino e lo ha fatto come sempre magistralmente. Erano presenti le autorità militari e civili, tra cui il Sindaco Enzo Salera con alcuni amministratori ed il glorioso gonfalone di Cassino, decorato di medaglia d’oro al valor militare. Era presente anche l’Unitalsi con i suoi protetti, proprio a rappresentare l’intera società e a ricordare, se mai ce ne fosse bisogno, l’importanza dell’inclusione di tutti, specialmente dei più fragili.

Dopo la benedizione conclusiva, impartita dal Cardinal Sandri, ci si è mossi per portare in processione la sacra Reliquia di San Benedetto, nel reliquiario ben addobbato con fiori, nonché la bella statua lignea antica che rappresenta il Santo protettore con il pastorale in una mano ed il libro della Regola nell’altra, normalmente custodita nell’abbazia di Montecassino. Le varie componenti del Corteo Storico, i tamburini che aprono la fila al suono dei tamburi che danno il tempo, i militi, i nobili cortigiani, le popolane ed i pellegrini, hanno sfilato per le vie del centro, accompagnate dalla musica della Banda Don Bosco, per fare ritorno infine davanti alla Concattedrale, dove si è concluso il giorno culminante della festa di San Benedetto.

Adriana Letta