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Discernere il meglio nella carità

Carissimi amici,
la fase sapienziale del cammino sinodale prende il via dalla Parola del Vangelo di Luca, al capitolo 24, con il racconto dei due discepoli che vanno da Gerusalemme ad Emmaus, e incontrano Gesù risorto, che li affianca come un viandante. È da questa icona evangelica che sono stati ricavati alcuni importanti criteri di discernimento, utili anche per il cammino della nostra Chiesa diocesana.
Il criterio fondamentale per il discernimento è proprio il fatto che il Signore si affianca ai discepoli, avvia il dialogo, si inserisce nelle loro delusioni e nel loro lamento, li aiuta a comprendere tutto ciò che lo riguarda nelle Scritture e a guardare con speranza alla novità della loro storia, in modo radicalmente nuovo, senza rimpianti e senza nostalgie: “Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?” (Is 43, 18-19).

Parola, Spirito e vita
“Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto … Per la grazia che mi è stata data, io dico a ciascuno di voi: …valutatevi in modo saggio e giusto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua parte, siamo membra gli uni degli altri” (cfr. Rm 12, 2-5).

La prima unzione dello Spirito è generata dalla Parola, perché ispirata. Ascoltare la Parola significa rinnovare tale unzione dello Spirito, il quale anima la vita della comunità cristiana secondo Dio.

San Paolo pone l’urgenza del cambiamento nello stile di vita comunitaria: “Lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare” (Rm 12, 2). L’apostolo chiede un rinnovamento della mente, da valutare in “modo saggio e giusto” (v. 3). Si tratta di sentire e pensare in modo diverso, in vista di una decisione concreta, inserendola in un organismo vivente (la comunità) con un compito e una finalità ben precisi. Per questo motivo ogni corretto discernimento avrà un’imprescindibile dimensione ecclesiale.

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Documenti Allegati:
Scheda di Introduzione;
Scheda Pastorale Familiare;
Scheda Pastorale della Formazione alla Vita e alla Fede;
Scheda Pastorale Liturgica;
Scheda Pastorale della Partecipazione e della Corresponsabilità;
Scheda Pastorale dell’Accoglienza e della carità;
Scheda Pastorale Missione e Prossimità;