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Concerto per la Pace

Al Teatro Manzoni l’Orchestra Città di Grosseto diretta dal M° Michele Santorsola Violino solista l’ucraina Alina Komisarova

 

Il 15 marzo Cassino ha ricordato l’evento drammatico che l’ha cambiata per sempre: 78 anni fa fu completamente rasa al suolo durante la II guerra mondiale, esattamente un mese dopo la distruzione dell’Abbazia. È una data sempre dolorosa che il popolo cassinate non dimentica e quest’anno più che mai, data la distruzione che la Russia sta operando nella vicina Ucraina, le cui città ridotte a rovine fumanti ricordano quello che avvenne qui e che si pensava non dovesse “mai più” accadere. La mattina, una cerimonia al Monumento ai Caduti di tutte le guerre ha rievocato quel lontano giorno. Nel pomeriggio, poiché tale data cade sempre nei “giorni di San Benedetto”, si è voluto offrire un momento di bellezza musicale per nutrire lo spirito, uno splendido concerto presso il Teatro Manzoni.

Organizzato magistralmente dall’Associazione Aulos, presieduta dalla prof.ssa Sabrina Masturzi – che sta avviando progetti per il benessere e la crescita culturale, sociale ed economica del territorio in sinergia con le istituzioni -, il Concerto ha visto la presenza sul palco dell’Orchestra Città di Grosseto (che ha sostituito l’Orchestra sinfonica di Lecce e del Salento, impossibilitata per un focolaio di contagi covid), diretta dal M° Michele Santorsola, con la partecipazione, significativa ed emozionante, del violino solista di Alina Komisarova, ucraina di Kiev. L’evento, supportato dalla Banca Popolare del Cassinate, di cui erano presenti il Presidente e il Direttore generale, e dalla Rsa Villa degli Ulivi, è stato presentato dai bravissimi Michele Giannì e Laura D’Onofrio, davanti ad una platea numerosa e attenta e un parterre de roi dove si vedevano le massime autorità cittadine, il Vescovo Gerardo Antonazzo, l’Abate di Montecassino Donato Ogliari, il Sindaco Enzo Salera, rappresentanti dell’Amministrazione, le forze dell’ordine, gli sponsor. Interessante l’introduzione all’ascolto dei brani musicali in programma, fatta con grande competenza e comunicativa dal M° Giacomo Fornari. Nella prima parte del concerto è stato eseguito il Concerto per violino e orchestra in re maggiore op.35 di P.I. Tchaikovsky (1840-1893), sempre molto apprezzato dal pubblico e di grande difficoltà tecnica per gli esecutori. La violinista ucraina ha dimostrato tutta la sua bravura arrivando a virtuosismi davvero stupendi. La seconda parte, invece, è stata totalmente dedicata alla Settima Sinfonia di L. van Beethoven in La maggiore op. 92, dove l’orchestra ha fatto proprio sentire quel carattere di rifondazione umana, di rinascita e ricostruzione che è la caratteristica della 7ª Sinfonia, come aveva avvertito il M° Fornari, perché anche da una situazione di partenza semplice e povera materialmente, si può andare avanti e crescere e ricostruire con concordia ed entusiasmo. Il pubblico ha ascoltato senza fiatare, gustando la bellezza della musica e la bravura degli artisti, ai quali ha riservato applausi scroscianti, convinti e ripetuti, con grande gioia. Questo concerto, per i cassinati, nel giorno dell’anniversario della distruzione della loro città, è stato un ripensare quanto è grande e quanto costa la voglia di ricostruire dopo la devastazione bellica, loro che stanno dimostrando una grande solidarietà verso gli ucraini che si trovano oggi nella condizione di Cassino 78 anni fa. E dunque, il concerto è stato un segnale di pace, di speranza, di dialogo, un modo di ricordare la propria storia e di guardare al futuro e incoraggiare chi ora è piegato dalla sofferenza. È necessario che ognuno dia il proprio contributo a costruire la pace.

Adriana Letta