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A San Pietro in Cassino, la tradizionale castagnata. Momenti di gioia ed entusiasmo per piccini e grandi

Nella parrocchia di San Pietro, a Cassino, la tradizionale castagnata in ricordo del miracolo di don Bosco. Gioia, giochi, iniziative divertenti per bambini, fanciulli e famiglie hanno scandito l’intera giornata di festa

 

 

Si è svolta ieri, domenica 7 novembre, presso la Parrocchia San Pietro Apostolo in Cassino, la tradizionale Castagnata in ricordo del famoso Miracolo delle Castagne di Don Bosco.

Protagonisti della festa sono stati i ragazzi e le loro famiglie, occasione anche di “Ritiro” per i cresimandi che fra qualche settimana si accosteranno al sacramento della Confermazione. In molti hanno partecipato con gioia ed entusiasmo ad una giornata ricca di eventi che è iniziata con la partecipazione alla santa Messa delle 11,00, durante la quale i partecipanti hanno ricevuto dal parroco don Nello un bellissimo segnalibro preparato da alcuni collaboratori, rappresentante la storia del Miracolo delle castagne. Alla Celebrazione eucaristica è seguito un momento di fraternità nell’oratorio, nel rispetto delle norme anti-Covid, grazie anche agli ampi spazi. Alle ore 14, 30 bambini, ragazzi e famiglie, sotto l’attenta vigilanza dei catechisti, dei genitori e del viceparroco don Cristian Di Silvio, dopo una divertente e breve passeggiata, hanno raggiunto la piazzetta di Largo Don Bosco in Via Solfegna Cantoni. Ad attenderli i rappresentanti delle varie associazioni che hanno preparato dolci, bevande e tante buonissime castagne.

La festa, che annualmente si celebra in tutte le case salesiane, è stata organizzata per rievocare il miracolo avvenuto nel 1849 per intercessione di Don Bosco. Dopo la Festa di Tutti i Santi, don Bosco condusse i giovani dell’Oratorio a visitare il Cimitero per pregare in suffragio dei defunti ed aveva promesso di regalare loro delle castagne quando fossero ritornati in Valdocco. Mamma Margherita ne aveva comprato tre sacchi, ma, pensando che ne occorresse soltanto una piccola quantità per premiare o divertire i giovani, ne fece cuocere poche. Arrivati in oratorio, Don Bosco cominciò la distribuzione, credendo che la madre ne avesse fatte cuocere tante, ma in realtà non bastavano; allora, rincrescendogli di dover diminuire la razione, continuò a distribuire generosamente. Tantissimi ragazzi ricevettero le castagne e bastarono per tutti. In memoria di questo fatto, Don Bosco volle che, secondo l’usanza piemontese, si distribuissero la sera di Ognissanti le castagne lessate a tutti quelli dell’Oratorio.

È stata una giornata di gioia e tanto divertimento, ma anche di riflessione sull’opera di Don Bosco, il santo che ha dedicato la sua vita alla cura e all’assistenza dei bambini e dei giovani, soprattutto dei più bisognosi.

I componenti del direttivo dell’associazione “Largo a Don Bosco” hanno ringraziato i sacerdoti della parrocchia per la manifestazione di fiducia che ogni anno manifestano facendo svolgere una parte saliente del programma in Largo Don Bosco, proprio nella piazza dove da oltre 15 anni è stata collocata, per volontà dei Salesiani, la statua di Don Bosco e Domenico Savio.

Al termine della giornata di festa in parrocchia si è tenuto l’appuntamento di formazione mensile dei cooperatori salesiani sull’opera di Don Bosco.

Aurora Capuano