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9 luglio: Cassino si rivolge a Maria

 

L’antica devozione a Maria SS.ma Assunta, all’alba di un giorno speciale, si rinnova, nel segno della speranza di un nuovo inizio e della gratitudine di popolo

Una grande gioia e un senso di rinascita hanno animato i cassinati che numerosissimi hanno onorato, il 9 luglio, il tradizionale appuntamento con Maria SS.ma Assunta, la Madre amatissima in cui si ripone tutta la propria fiducia. Nessuno ha dimenticato i due anni della pandemia da Covid, che obbligarono a celebrare, ben distanziati, la Messa delle ore 5 all’aperto e a rinunciare alla processione più sentita e amata. Quest’anno, tutto ha ripreso a svolgersi secondo tradizione, pur con grande cautela da parte di tutti. La chiesa Concattedrale, che aveva visto una veglia notturna, si è riempita completamente già prima dell’alba. Nessuno voleva mancare. Puntuale, il Vescovo diocesano Gerardo Antonazzo è giunto in chiesa andando subito ad inginocchiarsi davanti alla statua dell’Assunta, esposta con onore ma in semplicità. Niente addobbi, niente “ori” e niente corona alla Madre che ama essere sentita come donna del popolo, semplice e attenta, come a Cana, ai bisogni di tutti e di ciascuno. Quella del 9 luglio, infatti, è una Celebrazione di penitenza e di ringraziamento, che – significativamente – inizia col buio della notte e si conclude con il sole sfolgorante del mattino.

La luce, ha detto il Vescovo nell’omelia (Leggi qui) , “porta con sé i raggi della gioia, del nuovo inizio, della speranza di qualcosa che può ricominciare”. Il sole, che è Cristo, è motivo di consolazione, ridona nuova vita e vigore alle notti delle nostre delusioni, amarezze, rassegnazioni. Chi ci porta Cristo è Maria, la Consolata e la “Madre della consolazione”, lei che, “senza disperarsi nel tempo delle lacrime e della prova, ha sempre confidato nella consolazione promessa. La comunità di Cassino e le sue istituzioni non vogliono dimenticare la consolazione avuta da Dio, grazie alla quale ha saputo ritrovare energia spirituale e coesione sociale per risollevarsi dalle sue tante tragedie”. Ha poi aggiunto: “Oggi, come ogni anno, celebriamo la gratitudine verso il Signore, grazie a Colei che sempre è stata sollecita nella sua maternità a speciale protezione sulla nostra Città”. La liturgia penitenziale odierna ci permette di riconoscere di non saper sempre meritare l’amore di Maria e perciò di disporci meglio alla riconoscenza e alla supplica facendo ciò che Lei ci chiede: diventare anche noi “autentici discepoli” del suo Figlio e vivere i rapporti sociali in fraternità, in una Chiesa sinodale nella comunione e in una Città aperta, inclusiva, solidale e accogliente, per costruire una Città dell’incontro ed essere davvero cittadini di una Città della Pace come è Cassino. La Messa, concelebrata dai Sacerdoti della Zona pastorale di Cassino e anche di zone vicine, ha visto anche la puntuale presenza di una rappresentanza dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Enzo Salera, che ha seguito anche tutta la processione.

Dopo la benedizione conclusiva della Celebrazione eucaristica, i portatori della statua, ben consci dell’onore e della responsabilità della loro carica, hanno issato sulle spalle la statua dell’Assunta, che amano davvero come una Madre, per accingersi a portarla in processione. Uscendo dalla chiesa, si notava la scomparsa delle ombre notturne, fugate dal sole ormai sorto e si cominciavano a notare i particolari: presenza di persone di tutte le età, anche di bambini, una grande fede e devozione personale e comunitaria alla Madonna; si è notato che anche stavolta, come in passato, qualcuno per penitenza era a piedi scalzi. Iniziata la recita del Rosario, intervallato da canti, la processione si è snodata facendo subito una tappa importante e significativa presso la vicina Casa di Riposo “Maria SS.ma Assunta”, da dove ospiti e personale si sono affacciati, contenti di ricevere questa attenzione, le preghiere e la benedizione impartita dal Vescovo. Il corteo ha percorso tutta Via G. Di Biasio fino a giungere davanti al S. Raffaele, dove c’è stato un altro toccante momento di preghiera e di vicinanza a chi è malato e chi se ne prende cura. Infine, come da tradizione, si è giunti alla chiesa parrocchiale di S. Pietro al Colosseo: lì tutti si sono resi conto di che folla grande avesse seguito la processione, impressionante. Sulla scalinata, il Vescovo ha rivolto parole di ringraziamento e di incoraggiamento ai presenti, raccomandando, in particolare, di aver fiducia in Maria e di pregarla, per esempio ogni giorno con un’Ave Maria appena svegli, “prima di accendere il cellulare, prima di mettere i piedi per terra…”. E poi ha impartito la benedizione. Anche il Sindaco ha voluto ringraziare tutti i cittadini che hanno dimostrato con la loro presenza la volontà di tener ben vivo questo amato rito della tradizione. Il simulacro dell’Assunta è stato portato dentro la chiesa, in cui rimarrà fino a domani, quando proseguirà la peregrinatio presso le altre parrocchie della città fino a tornare il 13 luglio sera nella Concattedrale, dove inizierà il mese di preghiere all’Assunta, dal 14 luglio al 14 agosto, giorno dell’Incoronazione. C’è davvero da ringraziare Dio di aver potuto rivivere così questa giornata specialissima per i cassinati.

Adriana Letta