Primo giorno: l’accoglienza a Maria

La Madonna di Fatima è giunta pellegrina tra i suoi devoti a Cassino nella Parrocchia di S. Antonio di Padova

C’era attesa ed emozione a Cassino la sera di mercoledì 23, per l’arrivo della Madonna di Fatima, la cui statua, copia fedele e ufficiale di quella che si trova nel santuario portoghese, grazie all’Unitalsi si è fatta pellegrina nel nostro territorio diocesano visitando i suoi fedeli di dodici parrocchie, cominciando da Roccasecca scalo. Ora doveva giungere da Casamarina di Rocca d’Evandro. Molta gente si è radunata nella chiesa di S. Antonio di Padova, nel centro della città, luogo dell’appuntamento per prendere i flambeaux e andare incontro a Lei, la amatissima Madre. Si è formata una ordinata processione con le fiaccole che, guidata dal parroco Don Benedetto Minchella, ha visto la presenza anche del Sindaco Carlo Maria D’Alessandro e di alcuni amministratori comunali, a significare la partecipazione dell’intera città, non certo dei soli parrocchiani.

Il luogo dell’incontro, in via Leopardi, era stato degnamente preparato e decorato a festa, proprio come è naturale che sia quando sta per arrivare una persona cara e importante. Nei momenti di attesa si è recitato il Rosario, e ad un certo punto è serpeggiato tra la folla l’avviso: Arriva, arriva! Una piccola processione di Unitalsiane la portava in spalla e giunte al luogo dell’accoglienza l’hanno depositata, esposta alla devozione e all’affetto dei presenti. Tanti i fiori, ma anche i palloncini e le decorazioni che i residenti della zona avevano preparato, tanti i fazzoletti bianchi sventolati da tutti per dare il benvenuto. Si è sentito tutto il calore del popolo mariano: una fede semplice, genuina, forte, che ha bisogno di esternarsi con parole, canti, preghiere, preferibilmente tradizionali. Anzi erano pronti anche musicisti e cantante che hanno eseguito un canto popolare di lode a Maria per ogni mese dell’anno e al termine della sosta perfino degli scherzi pirotecnici, perché quando c’è la Madre celeste, c’è gioia e si fa festa!

Processionalmente la Fiaccolata, con fede e in preghiera, ha percorso il tragitto – con una sosta ad un incrocio preparato con fiori e addobbi dalla famiglia Sambucci – per tornare in chiesa dove, sistemata la statua al posto d’onore, perché tutti potessero vederla, salutarla, fotografarla…, è iniziata la S. Messa, con tutta la solennità dovuta. Nell’omelia Don Benedetto ha ancora sottolineato che il rigore della Chiesa per dichiarare autentiche le apparizioni deriva dalle parole di Gesù, che ha avvertito: verranno molti che vi diranno di parlare in mio nome e molte altre cose… ma voi non li seguite. In effetti, ha fatto osservare, a Lourdes e a Fatima la Chiesa ha riconosciuto ufficialmente la veridicità delle apparizioni di Bernadette e di Giacinta, Francesco e Lucia, perché in questi casi la Bella Signora ha chiesto conversione e preghiera e non ha detto nulla di nuovo rispetto al Vangelo. Ha solo ribadito quello che Gesù ha detto e predicato. Il messaggio cristiano è già tutto nel Vangelo!

Infine il parroco ha anche ricordato il programma intenso dei due giorni di permanenza della Vergine di Fatima e ha ricordato che la chiesa resterà aperta continuativamente dalle 7 del mattino a mezzanotte e che ai piedi della statua è stato posto un cesto in cui chi vuole può deporre le proprie intenzioni di preghiera, da scrivere su biglietti resi disponibili, poi insieme a tutti gli altri verranno portati a Fatima e deposti sull’altare. Finita la celebrazione, c’è stato il tempo di restare accanto alla Madonna o di tornarci per momenti di preghiera personale. La mattina alle 7.00, all’apertura della chiesa c’è il Buongiorno a Maria, guidato dalle Suore Stimmatine.

Adriana Letta

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