Cresime a S. Michele Arcangelo

Nella frazione di Cassino, il Vescovo ha conferito il Sacramento a 20 giovani

A Cassino, nella chiesa di S. Michele Arcangelo, appartenente alla Parrocchia di S. Antonino Martire, domenica 25 il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo ha presieduto  la solenne Celebrazione Eucaristica conferendo il Sacramento della Confermazione a 20 giovani, che hanno cominciato così a camminare da cristiani consapevoli nel percorso della vita, avviandosi cioè a scelte cristiane autonome e convinte. Si tratta di un cammino di crescita, è evidente, per cui saranno sostenuti e appoggiati non solo dai genitori e dai catechisti, ma anche dai padrini/madrine che nella celebrazione se ne sono fatti garanti, prendendo davanti al Vescovo, al Parroco e alla Comunità solenne impegno.

Il rito è stato celebrato in una piccola chiesa carica di storia seppur di costruzione recente, fu infatti ricostruita nel dopoguerra e consacrata dall’Abate Rea nel 1965, ma un po’ distante dal luogo in cui prima sorgeva la omonima chiesa, una delle più antiche di Cassino, legata ad un monastero benedettino. Sulle pareti della chiesa sono alcune lapidi a ricordarne la storia, che riportano i nomi dei benefattori, un ricordo dei soldati polacchi del 2° Reggimento caduti nella battaglia di Montecassino, ma soprattutto c’è un’epigrafe che riporta e segnala che fu costruita dal Parroco Don Luigi Viola a ricordo della salvezza dei 22 ostaggi di S. Antonino destinati alla fucilazione e salvati in extremis dall’intervento dell’Abate Diamare presso il generale tedesco H. Hube (7-10 ottobre 1943).

Neanche a farlo apposta, le letture del giorno, XII domenica del tempo Ordinario, vertevano proprio sul non aver paura, che Gesù raccomanda ai suoi (Mt 10, 26-33), soprattutto non aver paura di quelli che uccidono il corpo, perché, come dice Geremia (20,10-13), “il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non potranno prevalere”, e perché “se per la caduta di uno solo tutti morirono, molto più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti” (Rm 5, 12-15). Il Vescovo Antonazzo, nel commentare durante l’omelia i brani liturgici appena proclamati, ha ricordato ai cresimandi, attenti ed emozionati, il modo bellissimo con cui S. Giovanni Paolo II riprese la frase: Non abbiate paura! Non abbiate paura di essere miei discepoli, di testimoniare. Bisogna aver paura di una sola cosa, ha sottolineato Antonazzo, di coloro che uccidono l’anima indicando così ai giovani il senso del cammino di vita e di testimonianza cristiana.

A concelebrare con il Vescovo, il Parroco Don Mario Colella e Don Michele Frentusca, a servire all’altare il seminarista Marcello Di Camillo, ad animare la liturgia il gruppo giovanile parrocchiale. I giovani cresimandi hanno risposto il loro “Eccomi” quando sono stati chiamati uno per uno, hanno dichiarato pubblicamente il loro impegno confermando il loro Credo, poi, accompagnati ognuno dal proprio padrino/madrina, si sono portati uno alla volta ai piedi dell’altare, dove il Vescovo li ha unti sulla fronte con il Sacro Crisma. Ora sono davvero pronti, con la forza ricevuta dello Spirito Santo con i suoi doni di Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timor di Dio, ad affrontare – senza paura! – le sfide della vita. E la Comunità cristiana deve seguirli e pregare per loro.

Adriana Letta

Foto Alberto Ceccon

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