Caira: il Vescovo coinvolge cresimandi e adulti

Ragazzi di varie parrocchie convenuti nella Parrocchia di S. Basilio Vescovo per ricevere la Cresima

Accostandoci ai Sacramenti tutti riceviamo lo Spirito Santo, il giorno della Cresima per la prima volta, in seguito il dono si rinnova ogni volta per ognuno di noi. Su questo aspetto, spesso forse non abbastanza considerato, si è soffermato il Vescovo diocesano, Mons. Gerardo Antonazzo, parlando ai ragazzi che nella Parrocchia di S. Basilio V. in Caira, guidata dal parroco Don Claudio Monti, hanno da lui ricevuto il Sacramento della Confermazione, e ancor più agli adulti, genitori e padrini.

E’ stato sabato 2 settembre che la chiesa di Caira, frazione di Cassino, si è riempita di 43 giovanissimi cresimandi provenienti, oltre che dalla stessa parrocchia, anche da quella di S. Maria dell’Ulivo in località Olivella, da quella di S. Maria la Nova in S. Elia F. Rapido, e da quella di S. Maria Assunta in Terelle. Ognuno di loro era accompagnato dal proprio padrino o madrina che gli stava accanto, per ogni gruppo la catechista che lo aveva seguito nella preparazione, più in là genitori e parenti, tutti accomunati dall’emozione e dal senso di festa. A concelebrare attorno all’altare erano Don Claudio Monti, il viceparroco Don Piergiorgio Rinaldi ed il parroco di Terelle, Don Angelo Moncelli. Ad animare la liturgia una Corale anch’essa interparrocchiale, formata dai cori delle parrocchie interessate.

Suggestivo, come sempre, il momento dell’ Eccomi, in cui ogni cresimando ha dato pubblicamente il suo assenso ed espresso la sua volontà di seguire Cristo, quello dell’imposizione delle mani per invocare la discesa dello Spirito Santo, quello della crismazione, con cui il Vescovo Gerardo, ungendo con il sacro crisma la fronte, ha pronunciato la frase “Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono. La pace sia con te“. Intensa e attentamente ascoltata l’omelia, con cui il Vescovo ha parlato direttamente al cuore dei ragazzi, ma anche degli adulti, ricordando che ricevere lo Spirito Santo con i suoi sette doni è impegnarsi a vivere appieno, con gioia, serietà e responsabilità, la vita cristiana ricevuta nel battesimo. Infatti ognuno viene chiamato per nome, proprio come nel Battesimo e, anche con l’aiuto dei genitori e dei padrini, si impegna a vivere da cristiano, compiendo le sue scelte in base ai criteri suggeriti da S. Paolo (Rm 12,1-2): non conformandosi al mondo (i cristiani debbono “fare la differenza” rispetto alla società che in gran parte sembra vivere come se Dio non ci fosse), lasciandosi trasformare e rinnovando il proprio modo di pensare per poter discernere la volontà di Dio e scegliere di seguire ciò che è buono (la coscienza, guidata dallo Spirito, lo sa), a lui gradito (e se fa piacere a lui lo fa anche alla persona) e perfetto (cioè che perfeziona e migliora la vita). Su questo bisogna interrogarsi prima di compiere scelte di vita, sapendo che la via del bene porta alla gioia del cuore e non al degrado. E se miglioriamo umanamente, anche la società migliora.

Al termine della celebrazione, dopo la benedizione conclusiva, foto-ricordo e consegna a tutti i neo-cresimati della pergamena ricordo preparata dalla Parrocchia.

Adriana Letta

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