Aquino: Assemblea diocesana elettiva dell’Azione Cattolica

Domenica 12 febbraio, l’Azione Cattolica della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo ha vissuto la propria assemblea diocesana elettiva presso il centro pastorale “San Costanzo” di Aquino.

L’assemblea diocesana è per l’AC un passaggio importante, durante il quale non solo si eleggono i membri del nuovo consiglio diocesano, ma è soprattutto un momento di verifica del cammino fatto e di programmazione del percorso del prossimo triennio.

Tutti i soci dell’associazione, nella mattina di domenica, si sono riuniti nel salone del centro pastorale e un momento di preghiera presieduto da Don Canisio ha dato inizio ai lavori assembleari. In tale momento è stato letto il Vangelo delle beatitudini, nonché riferimento biblico dell’anno associativo. Don Canisio ha ricordato che l’associazione vuole basarsi su tre punti fondamentali: innanzitutto l’Azione Cattolica si pone come scelta religiosa, scelta associativa e unitaria e sulla scelta educativa. Don Canisio, inoltre, ha portato il saluto di Don Tommaso del Sorbo, parroco di Aquino non presente in sala per impegni parrocchiali, e ha augurato buon cammino a tutti, con il desiderio che possa essere un percorso che vada ad edificare ciascuno degli associati.

Immediatamente dopo hanno preso la parola i co-presidenti diocesani uscenti, Antonio Accettola e Giampaolo Pontone che hanno fatto conoscere ai soci lo svolgimento della giornata. Il presidente Accettola ha presentato e ringraziato tutti i presenti, tra cui Michele Tridenti vice presidente nazionale dell’Azione Cattolica e Vincenzo Danieli delegato regionale di Azione Cattolica, il sindaco di Aquino dott. Libero Mazzaroppi e il professore Stefano Supino, docente dell’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale nonché advisor Sociallending.

Presenti in sala anche due soci “più grandi”: la signora Francesca Di Folco di Aquino e il signor Gregorio appartenente alla Chiesa Madre di Cassino. La signora di Folco ha portato all’attenzione dell’assemblea tutte le sue storiche tessere di Azione Cattolica tra cui una che portava la firma di Armida Barelli.

Proiettato durante l’assemblea anche un video della sede nazionale per l’inizio dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Azione Cattolica. Ida meglio, a tal proposito, ha preso la parola per spiegare come verrà organizzato l’evento del 29 aprile 2017 che si svolgerà in Piazza San Pietro a Roma e per permettere la più ampia partecipazione da parte di tutti gli associati della diocesi.

Durante l’assemblea è intervenuto anche il sindaco di Aquino, il dott. Libero Mazzaroppi. Il primo cittadino, ha salutato tutti i presenti in sala e i presidenti diocesani uscenti. Il sindaco Mazzaroppi ha manifestato la propria gratitudine per la scelta ricaduta sulla città di Aquino, come sede per ospitare l’assemblea elettiva diocesana. Nel suo discorso si è soffermato sull’azione dell’associazione e sul ruolo fondamentale che l’Azione Cattolica svolge. Ha, inoltre, sottolineato di quanto sia importante che politica e chiesa camminino insieme per arrivare lontani anche affrontando insieme i vari ostacoli. Il primo cittadino ha ribadito anche l’importanza della solidarietà che deve rivestire sempre la peculiarità del dovere morale e civile. Proprio per questo, il ruolo dell’Azione Cattolica è fondamentale per guardare e pensare al domani con sempre più fiducia.

A seguire ha preso parola Fabio Evangelista, presidente parrocchiale di Aquino che ha salutato tutti i presenti nel centro pastorale a nome di tutta l’associazione di Aquino. A tal proposito, è stata ricordata la persona di Don Mario Milanese che è stato parroco di Aquino nonché assistente unitario diocesano dell’Azione Cattolica. Inoltre, il presidente riprendendo il discorso del primo cittadino Mazzaroppi, ha sottolineato l’importanza del rapporto che intercorre tra autorità civile e Azione Cattolica, soprattutto perché una delle vocazione dell’Azione Cattolica è proprio di tipo sociale.

Entrando nel vivo dell’assemblea, a prendere parola è stato il delegato regionale AC Vincenzo Danieli che ha parlato della novità che prende il nome di Vangelo. Una novità che non cambia mai.

Un altro tema su cui lavorare, riguarda i giovani che hanno bisogno di esprimersi liberamente e per fare ciò hanno bisogno di adulti che sono davanti a loro e che sono importanti per loro, che lottano, che soffrono e che sperano insieme a loro.

E questo è possibile solo se si parte da un concetto di comunità e si lavora tutti insieme. Nella novità del Vangelo, sottolinea Danieli, ci viene chiesto di fare uno sforzo ben preciso che si chiama “conversione”, e quindi si devono cambiare atteggiamenti, modi di essere. Inoltre, bisogna fare attenzione agli interrogativi che toccano i nostri tempi, che non è un tempo migliore o peggiore di quelli precedenti. L’ interrogativo che oggi si pone al centro dell’umanità è quello che riguarda il progresso. E allora cosa significa futuro? Cosa significa progresso? Oggi, si ha l’impressione che si è interessati solo al PIL e allora in tutto questo, che sintomi ha la felicità? Ci si dimentica facilmente della felicità che è più importante del prodotto interno lordo, che non ci può essere solo posto per un discorso di finanza o di economia.

Terminato l’intervento di Danieli, è intervenuto il vice presidente giovani Michele Tridenti che ha salutato tutti i presidenti diocesani, i sacerdoti assistenti, il sindaco intervenuto poco prima. L’Azione Cattolica, afferma Tridenti, è una bella storia, è una bella storia perché è la storia di tanti, è una storia di persone che scelgono di intraprendere un cammino di formazione, di crescita umana e cristiana. Siamo eredi di una bella storia di 150 anni. Una storia innanzitutto di santità quotidiana, di persone che ogni giorno scelgono di vivere questa esperienza di fede. Il laico di azione cattolica, aggiunge il vice-presidente, è capace di scrutare all’orizzonte ed è capace di essere un sognatore in grado di costruire concretamente ed è questo il senso dell’associazione. Siamo eredi di una bella storia e dobbiamo sentire il desiderio nel cuore di trasmetterla. L’Azione Cattolica è un patrimonio di persone fedeli a delle scelte che sono quelle che ci fanno stare assieme. Si deve costruire un dialogo tra generazioni, si deve sfruttare la sapienza degli anziani, l’effervescenza dei giovani, la gioia dei ragazzi, l’esperienza degli adulti. Prima di concludere, il vice presidente giovani ha ricordato che ciò che deve stare a cuore al nuovo consiglio è l’unitarietà tra le diocesi. Tridenti, ha concluso il suo intervento citando Bachelet e la definizione di Azione Cattolica: “L’Azione Cattolica è una realtà di cristiani radicati nel loro territorio e nelle loro parrocchie che si conoscono, che si vogliono bene, che lavorano assieme nel nome del Signore, che sono amici; e questa rete di uomini e donne che lavorano in tutte le diocesi, e di giovani, e di adulti, e di ragazzi e di fanciulli, che in tutta la Chiesa italiana con concordia, con uno spirito comune, senza troppe ormai strutture organizzative, ma veramente essendo sempre più un cuor solo e un’ anima sola cercano di servire la Chiesa”.

Antonio Accettola, riprendendo la parola, ha ringraziato la presidenza tutta nelle figure di Placido Azzoli e Anna Simeone per il settore adulti; Agostino Errico e Melania Marrocco per il settore giovani; Daniela Lecce e Simona Sarra per il settore ACR. Tutti i responsabili sono stati, poi, invitati a relazionare il lavoro svolto in questi due anni. Un ringraziamento speciale è stato fatto anche agli amministratori Ida Meglio e Mimmo Incolligo e la segretaria dell’associazione Rosamaria Ferri.

Terminati i ringraziamenti i due presidenti hanno letto la relazione di fine triennio.                                                                                                 La relazione presentata è stata divisa in due parti ed è stata realizzata seguendo la traccia di lavoro che ha fornito la presidenza nazionale. Una prima parte, presentata da Antonio Accettola, riguardava la questione del contesto vissuto e quale Azione Cattolica è stata proposta in questo contesto.  In questa parte, è stato manifestato il desiderio da parte della presidenza di “scommettere” di più sulle figure dei seminaristi della diocesi. Infatti di comune accordo con il Vescovo, sarebbe bello far vivere loro l’esperienza di Azione Cattolica invitandoli alle varie attività e ai campi estivi. L’Azione Cattolica è un’associazione che accoglie tutti e tutti possono accogliere gli altri che siano bambini, giovani, adultissimi. Inoltre, l’unione delle due diocesi ha permesso un incremento delle parrocchie appartenenti all’associazione, infatti si è arrivati a 22 parrocchie. La nuova presidenza, sottolinea il Presidente Accettola, dovrà prendere l’impegno di visitare le varie parrocchie che sarà un’esperienza stimolante e culturalmente interessante. L’Azione Cattolica della diocesi, deve essere un’associazione che sia responsabilità di tutti poiché copre un territorio che abbraccia tre regioni e tre province con distanze che da nord a sud superano anche i 100 chilometri. Per questi motivi, nell’atto normativo -all’articolo 19-  è stata creata la figura del referente zonale. Questa figura sarà scelta dal nuovo consiglio tra i presidenti parrocchiali, e sarà una presenza preziosa per tenere contatti e fornire aggiornamenti sulla vita pastorale di ciascuna chiesa locale. La missione primaria del referente sarà quella di tenere le relazioni parrocchiali di ciascuna zona pastorale. La persona del referente sarà proposta ai vicari zonali per la partecipazione al consiglio pastorale zonale, così da rendere presente all’interno di questi organi la voce dell’associazione sia zonale che diocesana e proprio per essere ancora più vicini a tutti i soci di Azione Cattolica. La seconda parte, invece, a cura di Giampaolo Pontone, ha riguardato la relazione dei vari settori e quali processi si vorrebbero iniziare e le alleanze che in questo periodo sono state costruite. In questa sezione è stato ribadito il bisogno di puntare di più sui giovani e innescare processi nel settore giovani vuol dire anche rendere più responsabili gli adulti a diventare punti di riferimento per loro. Puntare sui giovani significa anche permettere agli stessi educatori, ai responsabili, di avere il proprio cammino, di confrontarsi con i propri coetanei nei percorsi di vita, nelle scelte e non restando così soltanto compagni di servizio. Per questo, impegno della nuova presidenza sarò proprio quello di colmare la lacuna nel settore giovanile e questo significherà anche riempire quel vuoto nella formazione degli educatori perché una prima formazione di base si potrebbe avere proprio nel cammino personale del gruppo di appartenenza. Altri processi da innescare riguardano quelli in cui sono impegnate le famiglie che devono avere dei percorsi pensati proprio per consentire loro di vivere anche all’interno dell’associazione il loro essere famiglia. E’ stata sottolineata la necessità di rivedere la promozione associativa poiché deve essere sviluppata non solo come strumento per incrementare numeri ma come processo di diffusione dello stile dell’Azione Cattolica. Questo, sarà possibile anche grazie alla conoscenza dell’associazione e dei suoi contributi presso gli uffici pastorali e un’altra possibile collaborazione formativa potrebbe proprio essere quella tra AC e uffici catechistici. Fuori dalla realtà ecclesiale, il presidente Pontone, ha ricordate le sinergie già attive come quelle con il Coordinamento Libera per la tutela della legalità, con la Cooperativa Ethica per la questione dei rifugiati politici ed immigrazione, con la Casa della Carità per l’accoglienza dei senza fissi dimora e con la Comunità Exodus di Cassino. Queste alleanze, conclude Giampaolo Pontone, devono arricchire i cammini formativi soprattutto dei giovani e devono essere stimolo per innescare in ciascun laico il proprio senso di responsabilità. Nella assemblea era presente anche Sociallending.net rappresentata da Ida Meglio. Grazie al sostegno dell’associazione diocesana, proprio domenica, è stato presentato il progetto “DA UNA MANO ALL’ALTRA”. Si tratta di un progetto, che partirà nei prossimi mesi di marzo-aprile, destinato ai giovani del territorio che vogliono mettersi in gioco attraverso una nuova cultura del lavoro e soprattutto con validi mezzi di formazione e reperimento di risorse economiche. Tra gli ospiti presenti nell’Assemblea elettiva diocesana, durante i lavori della mattina, il Prof. Stefano Supino, docente Università di Cassino e del Lazio Meridionale e componente del team sociallendingitalia.net , che curerà, in qualità di responsabile alla formazione imprenditoriale dell’Imprendilab, il corso di alta formazione in imprenditorialità sociale da realizzarsi proprio con il progetto “Da una mano all’altra”, progetto inserito tra l’altro nella programmazione congiunta della commissione referente della convenzione quadro Unicas – Diocesi Scap. Nel primo pomeriggio a raggiungere l’assemblea è stato anche il Vescovo della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo Mons. Gerardo Antonazzo. Nel suo discorso il Vescovo ha salutato tutti i soci intervenuti all’assemblea e ha ricordato all’associazione la necessità di restare uniti, di lavorare in maniera unitaria e della preziosa importanza del dialogo. Si è poi arrivati al momento centrale dell’assemblea e cioè l’elezione dei nuovi consiglieri diocesani. A fine votazione, si è proceduto allo spoglio delle schede elettive.

Sono stati eletti:

  • Per il settore ACR: Stefania Schettino con 41 voti, Cesare Palmigiani con 35 voti, Francesca Castaldi con 31 voti e Francesco Borrelli con 29 voti;
  • Per il settore Giovani: Fabio Evangelista con 46 voti, Martina Petrilli con 36 voti, Federico Guglietti con 31 voti e Sara Polsinelli con 28 voti;                                                                                                                                           
  • Per il settore Adulti: Antonio Accettola con 46 voti, Placido Azzoli con 36 voti, Jole Falese con 27 voti e Ornella Bianco con 19 voti. Tutti i presenti, una volta terminati i lavori assembleari, si sono poi recati verso la Chiesa Monumentale di Santa Maria della Libera per partecipare alla celebrazione eucaristica presieduta da Don Nello.

 

Simona Bianchi

Foto: Giandomenico Trezza

 

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