5 Ottobre 2018 – Commento al Vangelo

Venerdì – 26ª settimana del Tempo Ordinario (Lc 10,13-16)

Parola del giorno: “nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi”

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse:
«Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato».

 

È una minaccia; ma, forse, nell’intento di Gesù
vuole essere semplicemente un ammonimento
che mira a suscitare conversione.
Gesù trova ostilità da parte di alcune città
verso le quali ha dedicato più tempo e attenzione
e nelle quali ha fatto il maggior numero di miracoli.
Eppure proprio in loro ha trovato
maggiore incomprensione e rifiuto.
Invitando a ricordare ciò che avvenne in passato
ad alcune città ribelli e nemiche di Israele,
simbolo della peggiore perversione
e più volte maledette dai profeti e poi distrutte,
Gesù, con parole molto forti,
le stimola a riflettere e a trarne insegnamento
per convertirsi ed evitare un trattamento assai peggiore.

 

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