11 Novembre 2017 – Sabato – trentunesima settimana del Tempo Ordinario

Vangelo del giorno: Lc 16,9-15
Parola del giorno: “Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori”
   
Più chiaro di così Gesù non può parlare.
C’è un modo di usare la ricchezza che le dà il vero valore
e può farla tornare a proprio beneficio per l’eternità.
Gesù lo suggerisce ai suoi discepoli
con sole due parole: carità e fedeltà.
Inutile sprecarne altre mettendosi a discutere o a cavillare,
come pure sorridere sornioni o tergiversare,
cercando il modo di fare bella figura
e di essere approvati dalla gente. Ai farisei,
che se la ridono e si beffano di quello che egli dice,
Gesù lancia un ammonimento lapidario
a stare attenti perché Dio, che scruta dentro i cuori,
sa rendere giustizia per quanto viene fatto e dato con amore.
Tutto il resto davanti a lui non vale proprio nulla.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che
si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».

Categorie: Parola del Giorno,Tutte Le Notizie

Tags: