Pentecoste #infiammatidallospirito
Davvero in tanti i fedeli, cresimati e cresimandi giunti venerdì sera, 7 giugno, per la Veglia di Pentecoste, organizzata dal Servizio diocesano di Pastorale giovanile, insieme con l’Ufficio per l’evangelizzazione e la catechesi e l’Ufficio di Pastorale vocazionale, che sono stati accolti dai giovani del servizio d’ordine della parrocchia di Santa Croce in Castelliri.
Il sagrato della chiesa e la scalinata hanno subito suscitato emozione e stupore in quanti hanno raggiunto la piazza: davanti al portone principale il Crocifisso, in un tripudio di rosso, di fiori ed illuminato da torce richiamava al silenzio ed alla preghiera, contribuendo a creare un clima di raccoglimento nella serena calma della sera.
La Veglia diocesana, a cui hanno partecipato molti sacerdoti giunti dalle diverse Zone pastorali, è stata presieduta dal vescovo Gerardo Antonazzo, che ha iniziato questo momento con un momento di preghiera alla Madonna, icona dei cristiani, per indicare il cammino dell’uomo ed in particolare quello dei giovani riuniti.
Dopo una breve processione, che ha avuto inizio dall’albero della Pace, simbolo dell’intera comunità, il Vescovo ha dato inizio alla celebrazione in piazza Marconi, con il rito dell’accensione del fuoco invocando lo Spirito Santo sugli oltre 500 presenti.
«La Pentecoste – ha ricordato il vescovo Antonazzo nella sua omelia – è un evento che deve scatenare la gioia dei cristiani, per questo la Chiesa riceve i doni, perché sappia camminare nel mondo».
L’evento è stato animato non solo dai tanti giovani e ragazzi della parrocchia ma anche dal coro che per questa occasione ha visto l’unione di vari cori delle parrocchie limitrofe a quella di Castelliri.
Poco prima del termine della celebrazione otto ragazzi della nostra diocesi, uno per ogni zona pastorale, si sono visti consegnare dalle mani del vescovo la fiaccola dello spirito, simbolo che ogni ragazzo ha riportato nelle parrocchie della propria zona per poter diffondere e rafforzare ancora una volta lo Spirito di Cristo.
Federica Pallagrosi
foto : Federica Pallagrosi ed Aldo Porretta