“Il germoglio non nasce dal nulla, basta poca terra; esso nasce da un albero maturo che non va dimenticato…”. Queste poche parole pronunciate da don Alberto Mariani trasmettono il senso del ritiro spirituale che la comunità Germoglio di Sion ha vissuto domenica 19 novembre 2017 presso l’Oasi mariana Betania ad Alvito. La comunità infatti, su invito del vescovo Gerardo Antonazzo, dopo quasi 40 anni di cammino ha cambiato nome lo scorso 11 giugno. Se pochi mesi fa nasceva questa comunità, il 19 novembre essa ha ricevuto il suo battesimo.
La prima parte della giornata è stata vissuta dai membri dai partecipanti immersi nella loro storia attraverso la testimonianza delle “colonne” della comunità, ovvero coloro che hanno visto sorgere il primo gruppo carismatico ad Isola Liri nel 1979.
L’intervento pomeridiano di don Alberto invece è servito ad accettare un passaggio fondamentale: ovvero che “quando Dio dà un nuovo nome ad esso lega la vita”. Il Signore ha voluto dare una nuova identità, un nuovo progetto a questa piccola comunità, e i suoi membri devono accogliere ogni novità con fede ed entusiasmo. Sarà Lui, come un Buon Pastore, a guidarli in questo percorso; a loro spetta solamente lasciarsi guidare, consapevoli del suo immenso Amore.
Ma le parole a volte non bastano, pertanto durante l’adorazione eucaristica, i presenti sono stati invitati a piantare dei semi di senape nella terra, in rappresentanza del desiderio di impegnarsi nella comunità, mettendo a disposizione di essa i doni e i carismi che ognuno possiede.
La celebrazione della Messa è stata la degna conclusione del ritiro, con l’invito del sacerdote a prendersi cura del “nuovo germoglio”, ricordando che esso viene da Sion, il nucleo della città di Gerusalemme, e di aver sempre come modello la “Figlia di Sion”, Maria.