Scout e “Misericordia” insieme. Un campo lungo le “vie di San Tommaso” per scoprire Dio dalla bellezza della natura

I Lupetti e le Coccinelle del Gruppo Scout Roma 22 della Federazione Scout d’Europa, in occasione del consueto campo estivo, sono stati per una settimana ospiti delle strutture della “Misericordia” di Roccasecca. È stata un’occasione di incontro e di conoscenza di due realtà differenti per intervento nel sociale, accomunate dalla vocazione di servizio al favore del prossimo.

La “Misericordia”, da sempre impegnata nell’intervento a favore di malati, sofferenti e bisognosi si è distinta questa volta per un sostegno gioioso ai bambini e alle bambine che dopo due anni di limitazioni, sacrifici e quarantene preventive sono tornati alla vita all’aperto e nella natura, tipica dell’esperienza scout.

L’effetto di questo incontro è stato una moltiplicazione del valore delle due distinte realtà.

Per il gruppo scout l’accoglienza non si è limitata ai posti letto o alla preparazione dei pasti, ma nel corso dei sette giorni le operatrici ed operatori della Misericordia hanno offerto agli scout una proposta di attività legate alla gestione delle paure, a piccole nozioni di primo soccorso, integrati con l’esperienza e le capacità manuali tipiche delle zone di indole contadina ed artigianale come quella del territorio di Roccasecca, un laboratorio di ceramica, un laboratorio di impasto di pizza e pasta, e l’accompagnamento alla conoscenza delle bellezze naturali ed artistiche locali.

Gli scout dal canto loro, con la loro chiassosa presenza, hanno portato uno tsunami di gioia che ha travolto e coinvolto operatori da due anni pesantemente implicati nella gestione delle emergenze, offrendo loro la conoscenza di un metodo educativo esperienziale rivolto ai più piccoli, importante anche per una realtà come la Misericordia, da sempre impegnata non solo nell’intervento di emergenza, ma anche nella diffusione della cultura del servizio e della solidarietà al prossimo.

A sviluppare ulteriormente l’unione di questi due mondi è stata la presenza costante di San Tommaso d’Aquino, un patrimonio spirituale del luogo da scoprire per gli scout romani. Il tema del campo è stato coraggiosamente improntato sulla conoscenza delle “cinque vie” di San Tommaso per dimostrare l’esistenza di Dio. Tema apparentemente complicato, ma che è stato accolto dai Lupetti e Coccinelle nella semplice constatazione che ogni cosa o essere nell’universo può cambiare, che ogni essere ha una origine, che ogni cosa ha un bisogno vitale, che ogni cosa può avere gradi diversi di bene se confrontati al bene assoluto e che ogni cosa ed ogni essere ha un fine. Il tutto nella consapevolezza che Dio è il bene assoluto, il principio e la fine di tutto.

A concludere l’esperienza l’arrivo dei genitori che, venendo a riprendere i propri figli, hanno avuto modo di toccare con mano l’effetto educativo di una cultura artigianale, contadina e spirituale inserita nell’esperienza del metodo scout. Un segno di speranza, per un rilancio di una società civile i cui limiti sono stati drammaticamente resi evidenti dal Covid-19.

Papa Francesco ha più volte detto che da questa crisi usciremo certamente cambiati. In questi giorni a Roccasecca si è scelta una direzione, rispettosa di una cultura umana e spirituale antica che nella post-modernità mantiene più che mai intatto il suo valore.

Angela Caprio

Categorie: Tutte Le Notizie