Risvegliare Dio tra l’idolatria del nostro tempo

IL MANDATO DEL VESCOVO AI MISSIONARI DI “VOLTA PAGINA” AD ARPINO-SANTOPADRE.

«Essere cristiani in missione significa entrare nelle varie forme che assume nel mondo l’idolatria, penetrare nel cuore della nostra gente, che vive spesso nel baratro dell’ indifferenza, e risvegliare Dio nella coscienza dell’ uomo del nostro tempo».

Così il vescovo diocesano monsignor Gerardo Antonazzo si è rivolto ai fedeli dell’ unità pastorale di Arpino-Santopadre nella concelebrazione che, la sera di venerdì 29 settembre, ha aperto ufficialmente la missione interparrocchiale dal titolo “Volta pagina!”.

Nella chiesa di san Michele Arcangelo, proprio nel giorno della festa del Santo cui è dedicata la chiesa parrocchiale del centro storico di Arpino, Antonazzo ha conferito il mandato per la missione cittadina a circa 80 laici che si sono appositamente preparati per animare, fino all’8 ottobre, i tanti momenti della missione, il cui programma prevede evangelizzazione di strada, testimonianze nelle chiese, incontri per categorie di persone, momenti speciali di preghiera, animazione per i giovani, eventi culturali e una festa conclusiva.

Nell’omelia il vescovo, prendendo spunto dalla Liturgia della Parola, ha rimarcato come l’Arcangelo Michele dica con il suo nome (che significa “chi è come Dio?”), «il contrario dell’idolatria, di quella logica, cioè, che da sempre si oppone all’annuncio cristiano e che oggi assume la forma  imperante di un’antropologia che rende l’uomo padrone di tutto e stregato da se stesso».

Richiamando l’immagine, presente nell’Apocalisse, del conflitto tra il diavolo e la donna, figura della Chiesa, Antonazzo ha invitato i missionari che per una settimana andranno a proporre sul territorio di “voltare pagina” con la logica del Vangelo, a inserirsi in quella conflittualità, perché «mai l’azione missionaria della Chiesa di Cristo si svolge in condizione pacifiche».

Hanno concelebrato con il vescovo i sacerdoti dell’ unità pastorale di Arpino-Santopadre: Don Antonio Di Lorenzo, Padre Juan Lujan, Don Salvatore Incani e Don Giuseppe Rizzo.

Anche loro, con un gesto molto significativo, hanno voluto ricevere   dalle mani del vescovo il piccolo crocifisso al collo, come segno del mandato per la missione.

Gli stessi sacerdoti hanno preparato una lettera alla comunità, distribuita a tutti i fedeli, in cui contestualizzano la proposta della settimana di missione all’ interno del consolidato percorso ecclesiale comune delle 5 parrocchie dell’ unità pastorale di Arpino-Santopadre ed esprimono la loro convinzione che «la missione sarà un’occasione per vedere finalmente una Chiesa tra la gente e in uscita, cioè una Chiesa pronta a fraternizzare con chiunque e ad andare incontro alle persone».

La liturgia della celebrazione è stata animata dai canti del coro interparrocchiale, “ Mille Voci”, diretto da Maria Grazia Martino.

Augusto Cinelli

Foto: Gianna Reale

 

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