Quando lo sport educa alla pace e alla fratellanza

Campionati mondiali universitari di Corsa campestre a Cassino

I Campionati mondiali universitari di corsa campestre 2016, 20ª edizione, sono stati ospitati dalla città di Cassino all’interno della pista del campus dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale. Questo, grazie ad un Comitato organizzatore, presieduto dall’ex rettore dell’università Ciro Attaianese, che insieme al Cus (Centro Universitario Sportivo) Cassino, ha svolto un ottimo lavoro preparatorio, tanto da ricevere i complimenti dalla Fisu per tutta l’organizzazione (ben 221 gli studenti dell’Ateneo cassinate in servizio volontario) e soprattutto per il tracciato della gara che ha permesso a tutti di avere la visibilità degli atleti in corsa.

Un grande successo, dunque, che ha visto la partecipazione di oltre 25 delegazioni di altrettanti Paesi. Un vero record, in un tempo in cui molti Paesi sono divisi da guerre. Una quantità di giovani provenienti da tutto il mondo sono convenuti a Cassino per un evento sportivo che si è svolto sabato 12 in uno splendido sventolio multicolore di bandiere. Nei due giorni precedenti sono arrivati gli atleti ed era un gran bel vedere presso il quartiere generale allestito al rettorato dell’ateneo alla Folcara, divenuto un crocevia di nazionalità diverse.

Agli ospiti e ai loro accompagnatori è stata offerta la possibilità di visitare le bellezze della città e la mattina di venerdì 11 tutti insieme si sono recati in visita all’abbazia di Montecassino. Là davvero la parola Pax, che campeggia al portone d’ingresso, risuonava vera e possibile, visto che tanti giovani e accompagnatori, di culture e provenienze diverse e lontane, non avevano alcuna difficoltà a fraternizzare. Questo è infatti lo sport, se ben inteso: veicolo per la Pace e la Fraternità tra i popoli, strumento potente di aggregazione e unità. Nel pomeriggio, nel Teatro Manzoni si è svolta l’inaugurazione ufficiale dei Campionati alla presenza delle autorità cittadine e con la scenografica partecipazione, fortemente voluta dal Comitato, di una rappresentanza del Corteo Storico “Terra Sancti Benedicti” in costume.

Sabato 12, le gare si sono svolte nel modo migliore, accompagnate da un forte vento, ma senza la temuta pioggia. La città ha risposto all’appello e in centinaia hanno assistito alle gare di cross country. Nella corsa individuale maschile il Marocco ha sbaragliato gli avversari: Hicham Amghar ha percorso i 10, 7 chilometri (7 giri per 1.500 metri) in 33 minuti e 46 secondi. Tre secondi in più li ha impiegati Reda Jaafar che si è dovuto accontentare del secondo gradino del podio. La medaglia di bronzo è andata a Youssef Ben Had, che ha impiegato 33 minuti e 51 secondi. Il primo degli italiani è stato Italo Quazzola che si è piazzato all’undicesimo posto con un tempo di 34 minuti e 22 secondi. Il Marocco ha conquistato il primo posto anche nel campionato maschile a squadre. Al secondo e terzo posto si sono piazzati, rispettivamente, il Giappone e la Turchia. L’Italia ha sfiorato il podio ma si è dovuta accontentare del quarto posto. Il tricolore ha sventolato invece sul podio nella competizione femminile tra donne, dove l’Italia ha conquistato il terzo posto dietro alla Gran Bretagna (argento) e al Giappone (oro). Nel campionato femminile individuale – in questo caso i chilometri da percorrere erano sei (4 giri per 1.500 metri) – si è imposta Sevilay Eytemis della Turchia con il tempo di 21 minuti e 57 secondi. Secondo e terzo posto al Giappone rispettivamente con Moeno Shimizu (22 minuti) e Maki Izumida (22 minuti e 1 secondo). L’Italia ha chiuso la top ten con Valeria Ruffino che ha percorso i 6 chilometri in 22 minuti e 35 secondi.

Nella serata di sabato il passaggio della bandiera alla Svizzera, che ospiterà i cross country nel 2018, si è svolto nel corso della cerimonia di chiusura, che ha visto anche i premi consegnati alle delegazioni, la proiezione delle gare del giorno e infine la Festa Universitaria presso l’Hotel Ristorante “Al Boschetto”.

Il Comitato organizzatore con il suo Presidente Attaianese, l’ateneo con il Rettore Giovanni Betta, il Cus con il prof. Carmine Calce e l’Amministrazione comunale con il Sindaco Giuseppe Golini Petrarcone, hanno espresso grande soddisfazione per l’ottima riuscita dell’evento, insieme all’auspicio che si mantenga sempre la sinergia positiva tra istituzioni che ora, come pure in altre occasioni passate, ha dato ottimi risultati.

Lo sport, dunque, strumento di formazione e di socializzazione, si è rivelato anche volano per un’intesa istituzionale possibile e proficua, a bene della popolazione tutta e del territorio. Speriamo tutti che tale positiva esperienza serva di esempio a tutti.

Adriana Letta

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