È la storia di un uomo e del suo dolore per aver perso la moglie, una storia piena di sofferenza, di fatiche, di cadute e del coraggio di proseguire nonostante sia dura.
Continuare nonostante il dolore, continuare per stare accanto a suo figlio, continuare nonostante le proprie debolezze e fragilità.
E dopotutto accogliere coraggiosamente “un ricordo che brucia ancora” perché è “pieno di vita“.
Un video commovente quello di questa canzone, con un testo denso di significato.
È un inno alla vita e insieme la storia della croce che sta dentro alla vita di ogni persona.
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“e non è scritto da nessuna parte che io e te
avremmo avuto vita regolare
non è mica vero che tristezza ed allegria
son distribuite in modo uguale”
Quanta verità si nasconde dentro queste quattro righe! Chi di noi è proprietario della propria vita al punto di poterne stabilire il corso più o meno regolare e, chi di noi può decidere di provare sempre allegria per quanto lo gradirebbe?
Non è possibile ma anche se lo fosse, dove è scritto che sarebbe meglio?
Semplicemente la vita va accolta e vissuta così come ci è donata, imparando anzitutto ad accogliere le proprie imperfezioni e fragilità.
“dentro quel bicchiere di tequila che berrai
quando avrai qualcosa a cui brindare
mettici una goccia delle lacrime che noi
mescolammo infondo al nostro amore”
Non c’è vero amore senza vera sofferenza. Se non siamo pronti ad accettare questo, allora passeremo tutta la vita “indaffarati a cancellare le impronte della nostra vita precedente“.
I momenti duri non vanno disdegnati, perché Cristo che è compassionevole si rivela ancor più nei momenti di dolore e conosce la nostra fragilità.
Quando si sceglie di vivere una vita autentica (chi non se la sente non è obbligato!) questo comporta quasi sempre affrontare una vita piena, tosta, sudata, che richiede scelte e un’identità forte ma ben presto si sentirà che…
“è un’estate
bellissima, che ricomincerà
una moto che parte, una sonda su Marte
un ricordo che mi emoziona
perché è pieno di vita
è pieno di vita
è pieno di vita
è pieno di vita”.
Angela Taglialatela
