Padre Ilario Cancelli da Pescosolido, missionario cappuccino

Padre Ilario Cancelli da Pescosolido, missionario cappuccino

di

Lucio Meglio

 

Nel mese di febbraio il comune di Pescosolido ha ricordato il 25° anniversario della morte di un suo illustre concittadino padre Ilario Cancelli, religioso dell’ordine dei Frati minori cappuccini.

Padre Ilario nacque l’8 giugno del 1920 a Pescosolido, un piccolo paese disteso alle pendici dei monti che fanno da confine tra Lazio ed Abruzzo, dai coniugi Francesco e Rosa Giovannucci. La casa paterna sorgeva all’ingresso del paese nell’odierna via Corsetti. Nel battesimo, avvenuto il 13 giugno giorno di Sant’Antonio di Padova nella chiesa parrocchiale del paese, i genitori lo chiamarono Antonino. Ricevette la cresima il 30 ottobre del 1921.

Padre Ilario Cancelli da Pescosolido, missionario cappuccino PAstorael DIgitale

 

Antonino crebbe sano e rubicondo. Fu educato dai genitori nella religione cristiana insegnandogli le preghiere per rivolgersi al Signore ed alla Vergine Maria. Fin da giovane avvertì il fascino della solitudine andando sui prati del suo paese dove spesso si ritirava in preghiera. Purtroppo mentre ancora frequentava la scuola elementare un grave lutto turbò la sua giovane vita: l’improvvisa morte della sua adorata mamma. Sarà questo un momento di svolta nella sua formazione umana e spirituale. Il parroco del paese, don Ferdinando Ciccolini, ammirato dalla bontà d’animo del giovane Antonino si impegnò ad aiutarlo nella scelta di vita più conforme alla sua indole. Così nel 1933, all’età di tredici anni, Antonino, accompagnato da don Ferdinando, entrò nel convento di San Francesco di Paola in Sulmona, che dal 1933 al 1962 fu seminario serafico dell’ordine dei cappuccini d’Abruzzo. In questa regione la riforma cappuccina del XVI secolo entrò molto presto grazie alla vicinanza con le Marche da cui nacque. Alla provincia religiosa dei frati minori cappuccini nell’Abruzzo vanno riconosciuti storicamente due inizi: l’uno di fatto con la fondazione del loro primo convento nel 1540, l’altro di diritto o giuridico con la erezione canonica della stessa provincia nel 1575, quando da appena dodici anni si era chiuso il Concilio di Trento. Il primo convento fu fondato a L’Aquila, in località “Torretta”. Antonino entrò in una famiglia religiosa carica di storia, che già a metà del Settecento aveva accolto in sé un pescosolidano, padre Giuseppe Guidi da Pescosolido, morto nel convento di Luco De Marsi il 6 settembre del 1774. Terminati gli anni di studio il nostro fanciullo, oramai nel pieno della maturità spirituale, decise di entrare nel Noviziato cappuccino di Penne, dove iniziò l’anno di prova vestendo l’abito francescano il 25 ottobre del 1938 e prendendo il nome di fra Ilario. Durante l’anno di noviziato attese allo studio della Regola francescana, alla preghiera ed alla contemplazione.

Padre Ilario Cancelli da Pescosolido, missionario cappuccino PAstorael DIgitale

Al termine, nel 1939, emise la Professione temporanea promettendo di osservare il Santo Vangelo vivendo in povertà, obbedienza e castità. Si trasferì nel convento dell’Aquila dove continuò gli studi di filosofia e teologia. Il 15 novembre del 1942, davanti l’Altare Maggiore della chiesa aquilana, fece la Professione solenne legandosi totalmente al Signore. Due anni dopo, il 6 agosto del 1944, ricevette l’ordinazione sacerdotale. Il novello sacerdote tornò un mese dopo nel suo paese per celebrare la sua prima messa nella terra natia il giorno della festa patronale dell’Esaltazione della Croce, il 14 settembre. Padre Ilario iniziò subito il suo apostolato dove l’obbedienza lo aveva mandato. Conseguita la licenza in storia ecclesiastica presso l’Università Gregoriana di Roma fu destinato dai superiori nel ritiro dell’Aquila dove per sei anni ricoprì l’incarico di docente nello studentato teologico, venendo fin da subito apprezzato per la preparazione culturale e per le doti didattiche. Nel 1956 l’improvvisa svolta nella sua vita di religioso. I superiori decisero di inviarlo come missionario nella lontana terra della Colombia, in Guajira. In questa terra i cappuccini erano presenti dal 1951, quando sei di loro furono invitati a svolgere l’opera missionaria nella capitale di questo stato: Riohacha. Appena giunto in Colombia padre Ilario fu scelto dal vicario apostolico del tempo mons. Eusebio Mari come suo segretario. Ricoprì questo ufficio per ben trentadue anni. Accanto al lavoro di segreteria il nostro religioso affiancò anche quello dell’apostolato missionario, educando e frequentando molti villaggi abitati dagli Indios Guajiros. In questi anni di lavoro missionario non tagliò mai i rapporti con il suo paese natale, Pescosolido, dove in più occasioni vi ritornò per brevi periodi di riposo.

Padre Ilario Cancelli da Pescosolido, missionario cappuccino PAstorael DIgitale

Improvvisamente, il 27 febbraio del 1990, padre Ilario fu colto da un malore che all’età di settant’anni lo strappò dalla vita terrena per congiungerlo nelle braccia del Signore. I suoi funerali, celebrati il 1 marzo dal vescovo mons. Livio Reginaldo Fischione di cui ne fu stretto collaboratore, videro la partecipazione di migliaia di persone accorse a rendere omaggio per l’ultima volta a questo buon padre. il 28 febbraio del 1990 il Governatore del Dipartimento di Guajira emanò un decreto con il quale si riconoscevano gli omaggi postumi alla memoria di padre Ilario Cancelli per gli incalcolabili servigi prestati alla comunità Guajira. Il suo corpo oggi è sepolto nella cattedrale di Riohacha, mentre a Pescosolido un largario ne ricorda il nome e la figura di questo uomo mite, buono e fedele al servizio della famiglia francescana.

 

Fonti:

– P. Paolino da Bagno, Necrologio dei Frati Minori Cappuccini d’Abruzzo, primo semestre, L’Aquila, 2011, p.120.

– Ferri Domenico, Una vita spesa per amore. Padre Ilario Cancelli da Pescosolido ofmc. Missionario in Colombia, Sora, 2014.

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