Non muore il ricordo di chi vive dentro di noi

Don Salvatore dall’altare terreno a quello del cielo

Mercoledì 17 febbraio, il sole è già in alto e con i suoi raggi limpidi e chiari inizia ad asciugare ogni cosa, ma non riesce però, ad asciugare le lacrime di quei tanti fedeli che alle 9:30, presso la Chiesa parrocchiale di Santa Maria dell’Ulivo in Olivella di Sant’Elia Fiumerapido, si è stretta attorno al proprio Vescovo diocesano Mons. Gerardo Antonazzo e ad alcuni sacerdoti della diocesi per salutare il loro parroco emerito, il carissimo don Salvatore Manfredi, deceduto lo scorso 15 febbraio.

La Chiesa era colma di fedeli, grandi e piccini, affezionati alla figura del reverendissimo parroco, per i quali, per molti anni è stato  guida spirituale, padre attento e uomo di vera carità. La salma del compianto sacerdote è stata omaggiata anche dall’arrivo di una rappresentanza di bambini provenienti dalla scuola elementare locale, i quali hanno offerto a don Salvatore un fiore come segno di affetto e di stima.

All’inizio del rito, il Vescovo ha voluto invitare tutti i presenti a pregare, affinché ogni fragilità umana venga cancellata dalla misericordia del Padre; mentre nell’omelia, oltre a ricordare la figura del defunto sacerdote che in principio ha svolto il suo ministero sacerdotale presso l’Istituto Don Minozzi di Cassino (ora S.Raffaele), per trasferirsi, in seguito, nel comune di Rocca di Mezzo in provincia di L’Aquila, per poi far ritorno nella Diocesi di Montecassino oggi Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, ha commentato le letture del giorno facendo riferimento alla figura del profeta Giona, mettendo in evidenza il rapporto tra il Pastore e la comunità affidatagli che diviene parte integrante della vita dello stesso fino a diventarne ragione di vita.

Alla fine del rito funebre, prima della benedizione, anche il Sindaco di Sant’Elia Fiumerapido, Fernando Cuozzo, a nome di tutta la comunità civile, ha voluto ricordare l’insigne figura di don Salvatore.

Il Vescovo, con i sacerdoti concelebranti, ha incensato e benedetto la salma affidando l’anima del compianto Sacerdote alla misericordia di Dio.

Il feretro è stato portato a spalla dai suoi confratelli tra le lacrime e gli applausi di tutta la comunità intervenuta.

La salma è stata tumulata nel cimitero di Lauro in provincia di Avellino, paese di origine di don Salvatore.

Sicuri e certi che dal cielo continuerà a vegliare su di noi, chiediamo a lui di pregare la Trinità santissima e la Vergine Maria, invocata da lui con lo speciale titolo di Maria SS.ma dell’Ulivo.

Caro don Salvatore R.I.P.

Maurizio & Simona

Foto Alberto Ceccon e Maurizio Facchini

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