“L’incontro con la parola” – Organizzazione dei Centri di ascolto Zona Cassino

Venerdì 4 settembre 2015, dalle 19,30 alle 21, l’assemblea della Zona Pastorale di Cassino si è riunita nella sala parrocchiale della Chiesa Madre per il terzo incontro della Scuola di evangelizzazione “Annunciare la misericordia di Dio per un nuovo umanesimo” e discutere sull’organizzazione dei Centri di ascolto.
Il Vicario Generale Mons. Fortunato Tamburrini, dopo la preghiera iniziale, ha esposto l’argomento della preparazione della missione popolare nella prossima quaresima, per valorizzare e trarre tesoro dall’anno giubilare della misericordia. Dio Misericordioso mai abbandona l’uomo alla sua perdizione, ma incessantemente lo segue e lo sollecita per riportarlo al suo amore, facendosi cuore, donandosi e offrendo il perdono, per quante colpe uno abbia potuto commettere, purché pentito si accosti al sacramento della riconciliazione.
La misericordia è il tribunale della Giustizia di Dio il quale per redimerci non ha esitato ad offrire, vittima immolata, il proprio unigenito Cristo Gesù.
La preparazione della missione popolare richiede l’attivazione di strategie capaci di raggiungere ogni realtà della nostra città per portare il Cristo vivente, soprattutto ai lontani, agli indifferenti, a coloro che, pur definendosi, con certo orgoglio cristiani, sono lontani da ogni pratica religiosa e dalla partecipazione ai sacramenti. Per far questo è necessario attivare Centri di ascolto perché l’annuncio della parola di salvezza possa raggiungere ogni cuore.
Azione di annuncio permanente soprattutto attraverso i vissuti quotidiani. Parola da vivere per poterla comunicare.
La realtà della nostra città è molto variegata e se non ci attiviamo, rischiamo di non incontrare mai le tante persone che gravitano in essa. Basti considerare l’Università, le scuole superiori, il mondo del lavoro, in primis la Fiat, il tribunale.
Ed allora ogni laico battezzato è coinvolto in prima persona nell’annuncio ma bisogna che la sua vita rispecchi e parli la Parola, per manifestare l’esperienza personale dell’incontro con Cristo.
I chiamati a guidare i Centri di ascolto devono prepararsi ed essere consapevoli di essere dei seminatori che umilmente arano il terreno senza preoccuparsi di dover raccogliere.
Don Luigi D’ Elia ha sottolineato l’apertura del cuore nel cammino personale con Gesù e la frequentazione del sacramento della riconciliazione, chiamando altri sacerdoti nelle proprie parrocchie con un interscambio missionario che non sia fatto sporadico o di momento. Proporre la sana dottrina, per riportare il popolo di Dio a viverla come comunità.
Don Salvatore ha posto la domanda: Chi annuncia? Catechisti, i consigli pastorali devono farsi promotori per convogliare le persone ai Centri di ascolto e promuovere una formazione continua.
Dai vari interventi è emersa la necessità, nell’Avvento, di individuare gli animatori, farli incontrare con i sacerdoti per l’orientamento. Riportare lo sguardo sull’identità di Cristo per far nascere la comunità. Scoprire la propria identità di annunciatore con le proprie peculiarità e limiti, nella prospettiva di crescere nella fede. La comunità deve farsi missionaria, ognuno con i propri doni e le proprie competenze ed anche i propri limiti. La nostra felicità si gioca sulla nostra esperienza di fede.

Luigi Evangelista – Diacono

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