La Fiaccola benedettina si è riaccesa

Iniziato il viaggio della Fiaccola “Pro Pace et Europa una” per diffondere il messaggio di pace di San Benedetto

La fiamma benedettina, umile, tenace e luminosa, foriera di unità e di speranza, si è riaccesa anche quest’anno per dare inizio ai festeggiamenti in onore di San Benedetto, Patrono principale dell’intera Europa e di Cassino. Ancora una volta, per far giungere lontano il proprio messaggio, ha riunito le tre città che in Italia vantano il titolo di “benedettine”, perché abitate e plasmate dal Santo lungo quasi quindici secoli di storia: Norcia, Subiaco e Cassino.

“I Giorni di San Benedetto”, con tutte le molteplici iniziative e manifestazioni religiose e culturali predisposte, sono stati presentati in conferenza stampa presso la sede del Parlamento europeo e poi a Cassino. Il 19 febbraio la Fiaccola benedettina “Pro Pace et Europa Una” è stata portata dalle delegazioni ufficiali di Montecassino e delle tre città a ricevere la benedizione di Papa Francesco. Come da tradizione, è stata accompagnata dai Sindaci di Norcia, Subiaco e Cassino, Nicola Alemanno, Francesco Pelliccia ed Enzo Salera, da una rappresentanza del Corteo Storico “Terra Sancti Benedicti” e dagli atleti tedofori del Cus Cassino, di Norcia e di Subiaco. Poi, il 22 febbraio, la Fiaccola “Pro Pace et Europa Una” è stata accesa a Norcia, là dove Benedetto è nato, e particolarmente toccante è stata la cerimonia, svolta nella Piazza San Benedetto, che porta ancora pesantemente i segni del terremoto del 2016.

La capitale europea scelta quest’anno è stata Budapest, dal 27 febbraio al 1° marzo. In Ungheria le delegazioni delle città di Norcia, Subiaco e Cassino hanno avuto l’occasione di presentare “Terre di San Benedetto”, il marchio turistico nel quale si identificano le tre città unite nel nome del patrono d’Europa, e di partecipare, inoltre, a concerti e all’incontro con l’ambasciatore di Italia in Ungheria Massimo Rustico.

Particolarmente emozionante e memorabile è stata la visita, sabato 29 febbraio, alla bellissima abbazia benedettina di Pannonhalma, dove i rappresentanti di Montecassino, Norcia, Subiaco e Cassino al seguito della Fiaccola benedettina hanno vissuto una giornata “all’insegna del carisma benedettino”. Antica l’abbazia, fondata nel 996,  tuttora piena di attività e solido punto di riferimento religioso e culturale per tutta l’Ungheria e, cosa straordinaria, particolarmente legata a Montecassino. Infatti le due comunità monastiche da ben 808 anni sono legate da una speciale e viva comunione di preghiera per cui ogni anno, il 25 gennaio, festa della Conversione di San Paolo, si uniscono in preghiera: lontani ma uniti.

Solenne la celebrazione eucaristica, presieduta dall’Abate di Montecassino Donato Ogliari, che ha concluso l’omelia dicendo: “Vogliamo costruire la pace e l’unità tra di noi e tra i popoli, allora mettiamo in atto la strategia del rispetto, del dialogo e della condivisione. Diventiamo edificatori di pace attraverso le parole e i gesti con cui ci relazioniamo con gli altri”. A sua volta l’Abate Cirill, ricordando il titolo di “Messaggero di Pace” che Papa Paolo VI attribuì a San Benedetto nel 1964, ha detto: “anche voi oggi qui lo siete, messaggeri di pace, portatori della fiamma della Fiaccola benedettina della pace e noi vogliamo unirci a voi in preghiera in un mondo di conflitti e di tensioni in cui abbiamo sempre più bisogno del forte carisma di san Benedetto”.
In chiusura di celebrazione l’Abate Donato, attingendo alla fiamma della Fiaccola “Pro Pace et Europa Una” ha acceso quattro fiaccole da donare a quattro monasteri maschili ungheresi, da accendere il giorno 21 marzo ad illuminare della stessa luce l’Italia e l’Ungheria. L’Abate Cirill ha poi simbolicamente consegnato delle candele accese anche a tre monasteri femminili ungheresi affinché anche loro si uniscano in comunione di preghiera nel giorno di san Benedetto. Infine è stato letto il “Messaggio di Pace” 2020 messaggio di pace 2020 (1).pdf.pdf, firmato dai tre Sindaci: Nicola Alemanno di Norcia, Francesco Pelliccia di Subiaco ed Enzo Salera di Cassino, nonché dall’Arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo, dall’Abate di Subiaco Mauro Meacci e dall’Abate di Montecassino Donato Ogliari.
Altro momento importante è stato domenica 1° marzo, a Budapest, quando il cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest ha celebrato la Messa nella basilica di Santo Stefano.

Molte le manifestazioni in programma a Montecassino e a Cassino dal 13 marzo fino al 21, giorno della festa di San Benedetto.
Adriana Letta

Foto di Roberto Mastronardi

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