L’ Assunta visita le parrocchie di Cassino

La statua dell’Assunta pellegrina tra il suo popolo devoto

Dopo la tradizionale, oceanica processione con la Madonna Assunta del 9 luglio, i giorni seguenti sono stati intensi per la città di Cassino perché, come da tradizione, la venerata Statua di Maria SS.ma ha visitato tutte le parrocchie del centro urbano, come una madre che, dopo aver visto radunati tutti i suoi figli attorno a lei, desideri andarli a trovare là dove vivono, tra le strade e le case dei loro quartieri, nella loro chiesa parrocchiale, per vivere con loro un momento più intimo e familiare. E così i fedeli di ogni comunità, con il proprio Parroco, l’hanno accolta, festeggiata, pregata, accarezzata con lo sguardo e con le mani per rivolgere a Lei preghiere, suppliche, invocazioni, ringraziamenti, manifestazioni di affetto e di fiducia immensa. Certamente anche impegni e promesse… forse sopravanzati dalle richieste. Poi hanno saputo anche staccarsi per dare pure agli altri la stessa possibilità, passando loro il testimone.

Così martedì 10 luglio, dopo la Messa serale, il venerato simulacro della Vergine ha lasciato la Parrocchia S. Pietro Apostolo, che è stata la prima tappa, accompagnato dai fedeli che, all’altezza della stazione ferroviaria, hanno trovato ad aspettarli i fedeli della Parrocchia di S. Antonio di Padova che si sono uniti a loro: i due Sacerdoti guida, Don Tomas Jerez e Don Benedetto Minchella, insieme hanno guidato la processione, che ha visto tra l’altro, in una sosta tradizionale, omaggi floreali, fuochi d’artificio e palloncini bianco-celesti liberati verso il cielo per festeggiare Lei, la Madre comune. Giunti in chiesa e sistemata la Statua, – i portatori dell’Assunta hanno molto lavorato in questi giorni! sempre precisi e premurosi – ha preso avvio la recita comunitaria del Santo Rosario, in una chiesa affollata e commossa. La chiesa è stata aperta fino a tardi e la mattina dopo ha aperto molto presto, per permettere a tutti di poter sostare presso la Santa Vergine Maria.

Mercoledì 11 luglio, a sera, dopo una intensa giornata di preghiera personale e comunitaria in chiesa attorno a Maria, nuova Processione e trasporto della Statua dell’Assunta verso la Parrocchia di S. Giovanni Battista. Lì si è ripetuto, come in tutte le comunità, il “copione” base, apparentemente uguale ma in realtà sempre nuovo e diverso, come sempre nuove e diverse sono le persone che accorrono dalla Madonna: come se il dolore e le difficoltà del vivere venissero riversate ai piedi di Maria per ottenere non tanto la soluzione di tutti i problemi, quanto la forza e la grazia di riuscire ad andare avanti, con fede, con amore e con fiducia. Ed è uno spettacolo sempre edificante e commovente vedere quante persone, di tutti i tipi!, e con quale intensità negli occhi e nel cuore, si rivolgono a Lei: un bacio, una carezza a quella statua, un’Ave Maria consolano in modo incredibile, donano una forza insospettabile anche di fronte a situazioni angosciose. Non è così che fa una madre?

Nell’accompagnare la Statua, il giorno dopo, giovedì 12 luglio, i parrocchiani di S. Giovanni Battista che, guidati da Don Benedetto, hanno pregato anche per il nuovo Parroco, Don Giovanni De Ciantis che il 4 agosto giungerà tra loro, hanno fatto sosta presso la Casa di Cura S. Anna: quanti malati, medici e infermieri potevano, sono scesi per salutare e pregare l’Assunta in una sosta breve ma tanto forte e intensa da restare nel cuore. Poi la Statua è stata issata su un camion adeguatamente allestito, che l’ha portata per una breve sosta in via Garigliano presso la Parrocchia Sacra Famiglia, davanti al cantiere dove si sta costruendo il nuovo complesso parrocchiale. Lì il Parroco Don Salvatore Brunetti ha guidato la preghiera e i canti della comunità, offrendo alla Vergine l’omaggio di una composizione di fiori bianchi, simbolo delle persone care, dei bambini, dei malati e infermi che i presenti si portavano nel cuore. Un momento molto toccante.

Poi il camion ha ripreso la sua strada per giungere sul far della sera verso la Parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo. Padre Alfredo, il Parroco, gli altri Sacerdoti ed i fedeli della Parrocchia, con i flambeaux accesi, attendevano l’arrivo dell’Assunta, che hanno portato processionalmente fino in chiesa, tra canti e preghiere. E’ seguita la recita del S. Rosario, in una chiesa rimasta aperta fino a mezzanotte. Il giorno seguente, venerdì 13 luglio, giornata dedicata a Maria fino alla Messa serale, dopo di che la Statua dell’Assunta si è diretta verso l’Ospedale Civile S. Scolastica per una breve, immancabile e sentita sosta. Il cappellano Don Mario Colella, con un gruppo di persone ha accolto l’arrivo di Santa Maria Assunta e guidato la preghiera, con intenzioni speciali per i ricoverati ed i sofferenti, per il personale medico-sanitario, per tutti i bambini nati in questi giorni e per i loro genitori, per coloro che stanno vivendo l’ultimo tratto del viaggio terreno, davvero senza dimenticare nessuno, con grande sensibilità. E di nuovo i portatori, ripreso il percorso, hanno proseguito verso la Chiesa Madre, fermando il mezzo in piazza De Gasperi e cominciando da lì la Processione a piedi verso la Chiesa Madre. Che strano effetto vedere la facciata della chiesa coperta dai ponteggi, in questi giorni, per lavori da fare prima della grande cerimonia che ci sarà il 12 agosto, alla presenza del Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, che darà solennità al nuovo ruolo della Chiesa Madre di Cassino, divenuta per decreto pontificio Concattedrale.

La Vergine Maria è molto amata e venerata dalla popolazione cassinate con il titolo di Assunta, una devozione che appartiene al loro dna, non solo perché ricorda le grazie ricevute nei secoli passati, ma anche perché non può dimenticare che nel 1944 anche la statua dell’Assunta rimase sotto le macerie, eppure fu ritrovata intatta e seppe infondere speranza e forza per ricominciare a vivere e a ricostruire. Ancora oggi, dunque, la Vergine Maria dice che dopo ogni distruzione c’è la possibilità di rinascere, che anche nel momento più buio della nostra vita, possiamo ritrovare la luce che viene da Dio e ci indica la via da seguire. Ci dice che anche noi, se ispiriamo a Lei la nostra vita, saremo assunti in cielo. Maria SS.ma Assunta è veramente Madre di Speranza.

Adriana Letta

Foto di Adriana Letta e

Generoso Struzziero (per la Parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo)

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