Innovazione e impresa sociale

Due concetti sempre più sovrapponibili

Una tavola rotonda su Innovazione e Imprenditorialità sociale. L’evento, che si è svolto nel pomeriggio di sabato 21 ottobre, presso il Centro pastorale “San Luca” in Sora, è stato organizzato in occasione del Mese dell’Innovazione dalla piattaforma di Crowdfunding SociallendingItalia.net e dall’omonima organizzazione non profit, in collaborazione con le associazioni di promozione sociale Fri3nd e Rise Hub, ed è stato moderato da Stefano Grimaldi e Ida Meglio. Si tratta inoltre di un evento collegato al corso dedicato ai giovani del territorio della Diocesi, proprio sul tema della imprenditorialità sociale, tenutosi lo scorso luglio con il sostegno della Diocesi e dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale, completamente voluto e organizzato da Sociallending in collaborazione con l’Imprendilab di Unicas.

All’incontro ha preso parte anche il vescovo Gerardo Antonazzo, che ha sottolineato la necessità di “verificare le opportunità sociali come una risposta alle criticità del territorio e come un investimento lavorativo per i giovani. Dal corso tenutosi a luglio sono nate delle idee progettuali concrete, ed ora è il momento di definire con chi e come realizzare i progetti sul territorio”, innescando reti che siano un incentivo per il lavoro creativo con uno sguardo attento all’ambito sociale, dove non sempre si danno risposte adeguate alle necessità.

In veste di ospiti e relatori: il prof. Francesco Ferrante, pro rettore al Job Placement e alla creazione di Impresa, responsabile Imprendilab Unicas, ha esposto cosa significa oggi il “Fare Impresa”, sottolineando gli aspetti dell’economicità che non possono passare in secondo piano in una gestione oculata che deve soddisfare le logiche di mercato, ovvero efficacia ed efficienza. La dott.ssa Chiara Buongiovanni, giornalista e comunication officer presso Apre (Agenzia di promozione della ricerca europea), esperta nei temi di cittadinanza attiva, innovazione sociale e nuovi modelli nelle organizzazioni complesse, che ha dato una definizione di innovazione sociale volta a cogliere la capacità di inventare nuovi prodotti (servizi soprattutto) ad elevato impatto sociale e originata non solo da qualsiasi istituzione pubblica o privata, ma anche più semplicemente da gruppi informali di cittadini; la dott.ssa Buongiovanni ha posto l’accento sulla importanza delle relazioni che nascono per soddisfare bisogni sociali, che ne costituiscono dunque il fine ma anche il mezzo. Il prof. Maurizio Esposito, docente ed esperto di sociologia, ricerca e progettazione sociale, responsabile del Laboratorio Ricerca sociale Unicas, ha sottolineato l’importanza dell’acquisizione delle competenze di sviluppo organizzativo e dell’innovazione sociale che puntino ad un valore condiviso sul territorio, affinché ai concetti di efficacia ed efficienza se ne affianchi un altro, quello di comunità, che nasce dalla condivisione delle relazioni.

La seconda parte dell’incontro si è aperta con la presentazione di nuove soluzioni come forme di sostegno economico finanziario per l’innovazione e per l’impresa sociale alla luce della nuova riforma del Terzo Settore: il Crowdfunding come opportunità per gli ETS (Enti Terzo Settore), fenomeno col quale il mondo sociale deve misurarsi se intende trovare risposte innovative ai problemi sociali e ambientali che ci circondano e in particolare il social lending (il prestito sociale) che rappresenta una delle leve che il Non Profit deve sfruttare nel digitale (e la piattaforma sociallendingitalia.net, ideata e sviluppata da Ida Meglio è tra i pionieri a livello nazionale proprio in questo ambito).

Nella parte finale, sono stati presentati, invece, idee e progetti a vocazione sociale come possibili esempi di applicazione sul nostro territorio: progetti scaturiti dal corso di imprenditorialità sociale – Sociallending, Imprendilab, Diocesi – che potrebbero rappresentare la risposta a bisogni diversi per target differenti, come i fruitori di servizi e prodotti a vocazione sociale da un lato e i giovani in cerca di occupazione dall’altro. Oltre la presentazione di realtà e ottimi esempi di innovazione sociale già strutturate e ben collaudate sul territorio come Fri3nd, Rise Hub e soprattutto Pastorale Digitale, sono state presentate: Effebi Creazioni di Francesca e Carla Bellisario; Egg-O di Daniele Volante; De Agri Cultura di Tiziano Lombardi; Guardian & Care di Katia Di Lucia; VitaKMzero di Maria Stefania Caira;  Nealidis di Elisa Galasso e non assolutamente ultima, Take a Note di Riccardo Conte. Quest’ultimo progetto a vocazione sociale rappresenta la forte componente dell’Azione cattolica diocesana, in particolare del Settore Giovani, che assieme alla Diocesi, ha sostenuto e supportato sin dall’inizio il progetto di formazione e validazione di queste idee giovanili perfettamente in linea con l’accorato richiamo di Papa Francesco per un “Lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale”.

Qualcosa di importante si sta muovendo finalmente sul nostro territorio e questa sinergia tra giovani attori dell’innovazione sociale, centri di ricerca e formazione (Unicas) ed istituzioni (Diocesi) può rappresentare una piccola forza dirompente che va, finalmente, verso la direzione del Bene Comune tanto auspicato; ottima dunque questa forte presenza della Diocesi che col suo Vescovo sta mettendo in moto la “nuova dottrina sociale in divenire” e veramente fondamentale il contributo dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale nella formazione e acquisizione delle competenze necessarie, del resto la stessa piattaforma Sociallending è “figlia” dell’Ateneo.

Carla Cristini

Foto Aurora Capuano

 

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