Inizio del Ministero Pastorale di Don Ruggero Martini nella Cattedrale di Sora

Privilegiare i poveri, perché se un membro soffre soffrono tutte le membra

Domenica 27 settembre la comunità della parrocchia di Santa Maria Assunta in Sora ha accolto il suo nuovo parroco don Ruggero Martini ed il suo collaboratore pastorale don Joele Tamiok.

La celebrazione eucaristica, presieduta da Sua Ecc. Mons. Gerardo Antonazzo, ha visto la partecipazione di molti sacerdoti provenienti sia dalla zona di Sora che da altre zone pastorali e delle autorità civili, tra cui il sindaco di Sora, Ernesto Tersigni, insieme ad un folto gruppo di fedeli provenienti da Arce, che hanno voluto fortemente essere vicini al loro ex parroco in questo importante momento che sancisce per lui l’inizio di un nuovo cammino pastorale.

A rendere ancora più solenne la cerimonia è stata l’animazione musicale dalla Corale della Cattedrale “S. Maria Assunta di Sora” diretta dal M° Giacomo Cellucci, accompagnata dall’organista Marianna Polsinelli e coadiuvata dai solisti Andrea Conti e Giulia D’Ovidio.

Durante l’omelia il vescovo, citando la Prima Lettura, si è soffermato sullo Spirito che deve assumere ciascun sacerdote nel governo del suo gregge: essere responsabile della responsabilità degli altri; è saggio, infatti, colui che fa crescere gli altri e nello stesso tempo sa crescere insieme agli altri, e non lo è invece chi si arrocca nella solitudine dell’arroganza e della presunzione.

Questa “corresponsabilità” non deve conoscere gelosie, invidie o limiti e nessun membro di una comunità cristiana può costringere un altro all’inattività, scacciandolo solo per difendere il proprio equilibrio con la famosa frase “non è dei nostri”; il membro che ferisce il prossimo fino ad allontanarlo dal Regno dei cieli non può essere difeso e conservato poiché è motivo di scandalo, come ci ricorda Gesù nel brano del Vangelo.

L’invito di Mons. Antonazzo a vivere ogni giorno nella collaborazione e nella fratellanza cercando di essere ciascuno modello per l’altro, è rivolto a tutti coloro che sono parte integrante di una comunità cristiana, sacerdoti e laici, perché “se un membro soffre, ne soffrono insieme tutte le membra”.

All’interno della Messa, non poteva mancare il saluto di benvenuto al neoparroco, da parte di una rappresentante della parrocchia, che ha lasciato trasparire come la comunità sia pronta a collaborare con don Ruggero per continuare il suo percorso di formazione ed evangelizzazione a tutti i livelli.

Tra i momenti più toccanti, vi raccontiamo quello della comunione, in cui il Vescovo con don Ruggero affianco hanno distribuito insieme l’Eucarestia, in una sinergia che sembrava simboleggiare lo stretto legame che c’è tra un Vescovo ed uno dei suoi sacerdoti.

I passaggi istituzionali hanno poi sancito l’insediamento di Mons. Martini nella cattedrale, dalla solenne “seduta” sulla sedia, alla consegna delle ostie dalle mani del Vescovo a quelle del neoparroco con la susseguente deposizione delle stesse nel tabernacolo, proprio da parte di don Ruggero.

Infine, la lettura della nomina ufficiale da parte del cancelliere Don Mario Santoro e la conseguente firma degli atti.

Anche il sindaco di Sora ha speso poi delle parole di saluto e di incoraggiamento per il nuovo parroco, sottolineando l’importanza di quanto una parrocchia, come la Cattedrale, possa e debba fare per la città di Sora.

In ultimo ma non per ultimo, per la prima volta Mons. Ruggero Martini, da Parroco della Cattedrale di Sora, si è rivolto alla comunità tutta. Egli stesso ha raccontato brevemente la sua “storia” di parroco, che lo ha portato prima a Roccasecca, poi a Sora, come rettore del Seminario, a Casalvieri per un breve periodo, a seguire ad Arce per lungo tempo, per poi approdare di nuovo a Sora. Ha sottolineato quanto sia forte e “spirituale” il legame con Don Joele Tamiok, conosciuto proprio nell’avvicendamento nella parrocchia di Casalvieri e che lo aiuterà anche in questo nuovo percorso.

Dopo aver ringraziato Sua Ecc. Mons. Gerardo Antonazzo e tutti i presenti per i saluti di benvenuto, don Ruggero si è rivolto all’assemblea manifestando uno spirito di servizio al Signore e alla sua nuova parrocchia, affermando in particolare: “ […] i poveri saranno i privilegiati della mia azione pastorale…”.

Al termine della Messa, la tensione si è sciolta nei numerosissimi abbracci che don Ruggero ha ricevuto dalle tante persone che hanno voluto salutarlo con affetto e gratitudine sia per quello che ha fatto che per quello che sicuramente farà.

E come in ogni momento di gioia che si rispetti, la festa è continuata in fraternità presso il seminario per un rinfresco offerto a tutti i partecipanti.

Auguri a don Ruggero per la sua missione, affinché sia pastore attento e premuroso di un gregge forte e sano, che possa crescere e prosperare sempre di più sotto la sua guida!

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– Marianna Polsinelli

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