Il Sacramento della Confermazione a Santopadre

Il Sacramento della Confermazione a Santopadre

Sabato pomeriggio venti cresimandi hanno ricevuto il sacramento della Confermazione nella parrocchia di Santopadre, con il sigillo del Crisma imposto dal vescovo Gerardo Antonazzo.

La Messa è stata concelebrata da don Giuseppe Rizzo; si è trattato di un momento molto importante per I ragazzi, per le loro famiglie e per le stesse comunità parrocchiali, un evento molto sentito a livello pastorale, preparato con cura. L’intento è stato quello di favorire una modalità condivisa della celebrazione del Sacramento della Confermazione, mettendo bene in luce la comune appartenenza alla stessa Chiesa diocesana.

Il Vescovo ha esortato tutti, attenendosi alla Parola del giorno, a servire. I beni materiali sono buoni per se stessi perché provengono dalle mani di Dio. Il Signore ci chiede, appunto, di servire Dio: significa servire gli altri, farsi piccoli ed umili, farsi compagni di viaggio. Non siamo padroni dei beni materiali, ma semplici amministratori, quindi, non solo dobbiamo averne cura, ma anche renderli il più produttivi possibile, ovviamente secondo le nostre possibilità. Chi ha dei “doni” deve metterli al servizio dei fratelli e non deve accumulare beni materiali per se stesso, come l’amministratore del Vangelo, dicendo bugie, praticando la cattiveria e la durezza del cuore. Chi si comporta così, non serve Dio.

La ricchezza, il denaro sono strumenti per manifestare solidarietà, vicinanza, aiuto, condivisione. Il Risorto ci invita a riflettere che abbiamo un’anima da salvare e un’eternità che ci aspetta. La Parola di Dio ci conduce a riflettere sulle nostre responsabilità umane e sociali. Di furbi disonesti è pieno il mondo che cercano di accrescere la propria sicurezza materiale approfittando di chi è povero. Se non si è capaci di amministrare la ricchezza terrena con giustizia e fedeltà come si potrà essere capaci di amministrare la vera ricchezza che sono la Vita in Cristo, i doni spirituali e la salvezza? Il Vescovo  ha ribadito quanto con forza il Profeta ci ha annunciato: che Dio non tollera le ingiustizie; mai Dio dimentica il male fatto contro la povera gente. La strada per gli ingiusti per guadagnare il Paradiso è usare i beni terreni facendo del bene a chi è nel bisogno.

Al termine della celebrazione il Vescovo ha salutato tutti i cresimandi immortalando questo evento.

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