Il Giubileo della Misericordia: impegno, gioia e soddisfazione per la Pastorale Digitale

Una porta che si apre, un ginocchio che si piega, il capo chinato, gli occhi socchiusi, nella mente un grazie, nel cuore una speranza. Inizia l’anno giubilare della Misericordia. A Roma come a Sora, a Bangui come a Cassino e a Canneto. Storie che fanno la storia, riti che riconducono il figlio prodigo al padre misericordioso, la pecorella smarrita al buon pastore, i cristiani infreddoliti al calore del Signore.

Nella Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo sono state quattro le Porte Sante aperte, quattro, quindi, saranno i confini che i fedeli potranno attraversare per riconciliarsi con Cristo: nelle Cattedrali di Sora e di Cassino, nella Basilica Pontificia Minore del Santuario di Canneto e nella Casa circondariale di Cassino.

La Pastorale Digitale, con la quasi totalità dei suoi collaboratori, non ha voluto mancare a nessuno degli appuntamenti in programma. Abbiamo fotografato, ripreso, registrato, scritto, pubblicato album, articoli, video. Abbiamo lavorato per mettere in rete, ma soprattutto, come ripete sempre il nostro Vescovo Gerardo Antonazzo, per mettere in comunione. Una comunione di fede e informazioni che ha raggiunto oltre 65 mila visualizzazioni, con più di 10 mila utenti che hanno visitato il nostro sito (www.diocesisora.it/pdigitale). Tanto il successo anche per la diretta streaming che, grazie agli instancabili operatori, ha raggiunto chi, per diversi motivi, non ha potuto vivere di persona l’emozione dell’apertura delle Porte Sante, ma non ha voluto comunque perdere l’importante momento.

Per noi “digitali” questi non sono solo numeri, ma piccole soddisfazioni, pacche sulle spalle ricevute da amici, virtuali e non, che ci ringraziano per aver accorciato una distanza, immortalato un momento irripetibile, raccontato un evento. Sono il carburante indispensabile per continuare a viaggiare sull’autostrada della comunicazione.

A quanti ci seguono, a tutti voi lettori che siete la nostra forza propulsiva, al caro Vescovo Gerardo che non ci fa mai mancare il suo appoggio, va, quindi, il nostro grazie più vero, insieme alla promessa che il nostro lavoro proseguirà costantemente, con rinnovato impegno e crescente entusiasmo.

Maria Caterina De Blasis

 

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