Sacerdos in Aeternum: Don Giovanni Di Costanzo

Don Giovanni Di Costanzo, parroco di S.Maria Assunta e San Giuseppe in Villafelice

Nasce ad Esperia (FR) il 20 marzo 1925 da Albino Di Costanzo ed Elvira Di Ciuffa, terzo di quattro figli.

Ha frequentato ad Esperia la scuola materna, la scuola elementare e quella media. In seguito è entrato nel seminario di Sora, dove ha frequentato il ginnasio e il liceo. Ha seguito il corso teologico presso il Pontificio Seminario di Anagni.

Ha ricevuto l’Ordine del Suddiaconato il 3 aprile 1949 dal Cardinale Tisserant e l’Ordine del Diaconato il 10 luglio 1949 dal Cardinale Piazza, nel Pontificio Collegio Leoniano di Anagni. Il 14 agosto 1949 è stato ordinato sacerdote ad Esperia da S.E. Mons. Michele Fontevecchia.

Il primo tirocinio sacerdotale l’ha espletato prima a Castrocielo, quindi a Isola Liri e poi a Balsorano Vecchio.

Il 1 aprile 1951 è stato nominato parroco di Villafelice. Il 16 giugno 1951 ha preso possesso canonico della chiesa di S. Maria Assunta e S. Giuseppe in Villafelice, dove tuttora presta il servizio pastorale.

Di seguito viene riportata la testimonianza rilasciata da don Giovanni Di Costanzo nel suo libro “Giubileo Sacerdotale di Don Giovanni Di Costanzo (1949-1999) – Ricordi ed Immagini”:

“Il Signore, un dì, mi chiamò a sé per il ministero sacerdotale. I miei genitori assecondarono con piacere la mia decisione e per me fecero tanti sacrifici. La parrocchia con l’esemplarità dei parroci e con il fascino delle sacre cerimonie favorì il fiorire del primo seme, che il Signore aveva deposto nel mio cuore. Ma più di tutto fu la “Madonna delle Grazie”, troneggiante sull’altare delle chiesetta esperiana, che mi vedeva sovente ai suoi piedi, a sostenere col suo aiuto la prima chiamata. E’ stata la prima icona della mia strada.

Ma l’esile pianticella del Signore non poteva irrobustirsi rimanendo nel mondo. Alle prime gelide ventate si sarebbe disseccata per sempre. Occorreva trapiantarla nella vigna del Signore. Ecco allora il Seminario di Sora e quello maggiore di Anagni, che con i ritmi culturali e spirituali vissuti intensamente sotto la direzione di esperte guide spirituali e di valenti professori, fecero maturare la mia vocazione.

Non mancò lo sguardo amorevole della Vergine Maria. Questa mi parlava ogni giorno al cuore prima dall’icona della “Madonna del Cuore Immacolato di Maria”, esposta nella cappella del seminario minore, poi da quella della “Madonna del Salvatore”, esposta nella cappella del seminario maggiore.

Con l’aiuto e la grazia di Dio, pervenni felicemente alla grande meta. Era il 14 agosto 1949, festa dell’Assunta. Da allora prese a sorridermi un’altra icona della Vergine Maria, l’immagine della “Madonna di Canneto”.

Ora sono divenuto anziano, ma spero sempre più che quando dovrò varcare la soglia della vita terrena potrò sentire il dolce invito di Gesù:

“Servo buono e fedele… prendi parte alla gioia del tuo padrone”.

Ed è sempre Maria, con l’immagine dell’Assunta, venerata nella mia parrocchia, che mi assicura ogni istante il compimento di questa gioiosa speranza”.

Mario Fraioli

d.giovanni

Fonti: “Giubileo Sacerdotale di Don Giovanni Di Costanzo (1949-1999) – Ricordi ed Immagini”

Lungo tutto il cammino che Dio mi ha tracciato, mi ha sempre accompagnato la consapevolezza di essere sacerdote per sempre, per Suo merito esclusivo: “Tu sei sacerdote in eterno… Non voi avete scelte Me, ma Io ho scelto voi”. A Dio solo vada onore, gloria e rendimento di grazie.

Don Giovanni Di Costanzo

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