Domenica delle Palme con il Vescovo

Mons. Gerardo Antonazzo benedice le palme e presiede la Celebrazione dell’Eucaristia serale nella Parrocchia di S. Giovanni Battista

La Parrocchia di S. Giovanni Battista in Cassino ha avuto la gioia e l’onore di partecipare alla celebrazione pomeridiana della Domenica delle Palme presieduta dal Vescovo mons. Gerardo Antonazzo, tornato a visitare la comunità parrocchiale che, avendo perso quattro mesi fa il suo Parroco Don Antonio Colella, è per il momento guidata pastoralmente dall’Amministratore parrocchiale Don Benedetto Minchella. La chiesa gremita di fedeli, il Coro “S. Giovanni Battista Città di Cassino” pronto ad animare la liturgia, diretto dal M° Fulvio Venditti, le palme distribuite all’ingresso, permesso ai bambini del catechismo accompagnati dai genitori di sedere in prima fila, accanto al Sindaco Carlo Maria D’Alessandro, intervenuto anche lui ad accogliere il Pastore, a nome della città.

Dopo il momento iniziale, vissuto all’entrata in chiesa, di commemorazione dell’ingresso trionfale del Signore a Gerusalemme, e dopo che il Vescovo ha asperso e benedetto i ramoscelli di ulivo che i fedeli tenevano alti, ha preso il via la Celebrazione Eucaristica che comporta la lettura, eseguita a tre voci, della Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Marco (14,1 – 15,47). Una lettura drammatica che va al cuore del cristianesimo e risulta sempre coinvolgente e stupefacente perché sempre nuova. Nell’omelia poi il Vescovo ha aiutato i fedeli a puntualizzare alcuni punti, a cominciare dalla folla che prima grida Osanna al Signore e poco dopo grida contro di lui Crocifiggilo! Una folla che grida e non ragiona, che condanna  in modo insensato e assurdo, senza sapere, perché manipolata, come nella mattina Papa Francesco ha fatto osservare. Ebbene, ha continuato Antonazzo, la prima sfida è di non farsi trascinare dalla massa, dall’opinione corrente, ma essere se stessi, soprattutto in questa Settimana Santa, della “potatura spirituale”. La potatura si fa per togliere i rami secchi (e noi talvolta lo siamo), o anche per togliere un po’ di rami verdi, come sono le “palme” di questa domenica, che vanno tagliati via perché la pianta porti più frutti ed i rami siano meglio nutriti dalla linfa vitale della pianta. Nella Settimana Santa, ha esortato il Vescovo, lasciamoci “potare” dall’Amore misericordioso del Signore, che sia Lui a tagliare i rami secchi della nostra vita spirituale che ci portiamo addosso e ci appesantiscono e lasciamogli tagliare anche dei rami verdi che impediscono di portare frutti abbondanti. Gesù è la vite e noi siamo i tralci: dobbiamo rimanere uniti al tronco, a Gesù, per restare in Lui, saldamente legati al mistero di Cristo che celebriamo nella Settimana Santa: lasciamoci penetrare profondamente dai misteri di Gesù per rimanere in Lui, sono i misteri eterni che cambiano la vita e la storia. Davvero questa Domenica delle Palme sia la grande porta di ingresso di un percorso spirituale che cambi la vita di tutti e di ciascuno e ci faccia restare sempre collegati a Gesù e alla linfa vitale dell’Amore di Cristo.

Al termine della celebrazione Don Benedetto Minchella ha ringraziato, a nome della comunità, il Vescovo per essere venuto a celebrare ed ha fatto gli auguri a Don Marcello Di Camillo, venuto con il Vescovo, che tra due settimane sarà ordinato Sacerdote: parole che hanno scatenato un forte applauso e commosso tutti, a cominciare dall’interessato.

Adriana Letta

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