Domenica della Parola di Dio

Il bacio al Vangelo nella speciale celebrazione a S. Pietro Apostolo in Cassino

Domenica 24 gennaio si è celebrata, per la seconda volta (l’anno scorso fu il 26 gennaio), la Domenica della Parola di Dio. Istituita da Papa Francesco con la Lettera apostolica “Aperuit illis” in forma di motu proprio, e fissata alla terza Domenica del tempo ordinario, ha avuto quest’anno come tema del 2021 “Tenete alta la Parola di Vita!” (Fil 2,16). Dunque un giorno solenne tutto dedicato alla Parola di Dio, che si raccomanda di intronizzare durante la celebrazione eucaristica proprio per rendere ben visibile ed evidente a tutti l’importanza della Parola per la vita di ciascuno.

Ebbene, nella Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Cassino, i Sacerdoti della Fraternità sacerdotale hanno voluto rendere effettiva e viva la proposta normativa del Papa, combinandola con la nuova catechesi “familiare” che si sta sperimentando da mesi. Innanzitutto il Parroco Don Nello Crescenzi, attraverso i social delle parrocchie, ha invitato tutti “i bambini e ragazzi di I, II, III, IV e V elementare e I e II media, a venire a Messa portando da casa il proprio Vangelo”. E infatti erano in molti, accompagnati come ogni domenica dai genitori, con il loro Vangelo sul banco.

Solenne la processione di ingresso, che ha portato all’altare le candele, i fiori, il Messale e l’Evangeliario, con le quattro persone che avrebbero proclamato le letture e la preghiera dei fedeli: i fiori e le candele accese sono stati deposti a rendere onore all’ambone, il luogo della mensa della Parola. Al momento delle letture, i quattro lettori, che hanno avuto l’onore di proclamare la Parola di Dio in questa giornata speciale, si sono schierati davanti al presbiterio ed hanno ricevuto la benedizione dal Presidente dell’assemblea, Don Iosif, poi sono andati all’ambone.

Il Celebrante, incensato e letto il Vangelo, lo ha poi preso, aperto sulle mani, e lo ha mostrato all’assemblea, invitando i bambini a prendere il loro in mano e a fare contemporaneamente a lui lo stesso gesto: il bacio al Vangelo. Ed è stato un momento bellissimo ed emozionante. Diverso dallo scorso anno, in cui ognuno era andato all’altare e aveva baciato l’Evangeliario: quest’anno la cautela per il Covid ha suggerito un gesto forse ancor più bello e personalizzante, portare il proprio libro e subito dopo la proclamazione della pagina evangelica, aprirlo e baciarlo, anche insieme ai genitori, come una risposta d’amore all’amore del Verbo incarnato. Vera catechesi familiare questi incontri settimanali di catechesi nella Messa domenicale!

Poi Don Iosif ha solennemente intronizzato l’Evangeliario, l’ha incensato ed ha acceso dei ceri attingendo il fuoco dal Cero pasquale. Nell’omelia ha spiegato la frase di Gesù “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino“, che indica la vicinanza di Dio all’uomo e a ciascuna persona, per sostenere e aiutare sempre. Dio è vicinissimo e, come dice Papa Francesco, “dalla nostra umanità mai si staccherà e mai di essa si stancherà”.

Adriana Letta

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