Conclusione dell’Anno Santo per e con i detenuti

Messa e chiusura della Porta Santa nella Casa Circondariale

Ancora un momento speciale per i detenuti della casa Circondariale “S. Domenico” di Cassino, per la conclusione dell’Anno Giubilare, simbolicamente segnato dalla chiusura della Porta Santa.

E siccome era stato il Vescovo diocesano, Mons. Gerardo Antonazzo, ad aprirla solennemente nel dicembre dello scorso anno, è stato di nuovo lui ad intervenire, venerdì 11 novembre. I reclusi non avevano dimenticato le sue parole e forse, anzi, avevano compreso più di tanti altri il significato della parola “Misericordia”. Perciò hanno partecipato molto numerosi alla celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Gerardo e concelebrata dal cappellano Don Lorenzo Vallone e Don William Di Cicco, cerimoniere vescovile. Il salone grande era stato addobbato e allestito in modo adeguato alla Messa ed erano stati proprio alcuni di loro a darsi da fare. Come se non bastasse, avendo visto dalle fotografie che le chiese giubilari avevano adornato la Porta Santa con fiori, hanno chiesto e ottenuto di poterlo fare anche loro, così che la Porta Santa dell’Istituto, che immette nella piccola cappella, si è presentata addobbata con un bel festone floreale. Anche alla musica hanno pensato, riuscendo a metter su un piccolo coro, accompagnato da una chitarra, per animare quella liturgia tutta per loro che volevano vivere bene. Ed alcuni di loro sono stati attivi servendo all’altare, per esempio al Lavabo, e nell’offertorio.

Il Vescovo, giunto nella casa Circondariale accompagnato dal comandante Col. Francesco D’Ercole della caserma dell’80° Rav “Roma”, presso cui si era recato prima, ha iniziato la celebrazione della Messa, alla presenza, oltre che dei reclusi e degli agenti di custodia, di tutto lo staff della Direzione, a cominciare dalla dott.ssa Irma Civitareale e degli Educatori.

In un’omelia particolarmente intensa e seguita con grande attenzione, il Vescovo Gerardo ha ben ribadito che, come ogni uomo, anche i detenuti, seppure in stato di privazione della libertà, possono essere liberi nell’animo attraverso un percorso fatto da tre “P”: 1. Purificazione, attraverso il rimorso e il pentimento; 2. Perdono; 3.Progetto di vita. Infine ha assicurato: “L’Amore misericordioso di Dio è infinito, illimitato e non si esaurisce certo con la chiusura di questo Anno Santo straordinario dedicato alla Misericordia“. A questo punto due detenuti dal fondo hanno gridato: “Bravo!” ed è partito uno scrosciante applauso da parte di tutti gli altri. Le parole avevano colpito nel segno ed erano state molto ben recepite!

Prima della fine della celebrazione, il Vescovo Gerardo, con alcuni detenuti in rappresentanza di tutti, data la ristrettezza dello spazio, si è recato alla vicina cappella per il rito di chiusura della Porta Santa, solenne e sentito come quello di apertura, poi è rientrato nel salone-chiesa per le ultime preghiere ed il Cantico della Beata Vergine Maria, che il Coro ha ben eseguito, riuscendo a guidare tutta l’assemblea. Dopo la benedizione finale, Mons. Antonazzo ha voluto ringraziare tutti, la  Direttrice Civitareale, le tre vicedirettici, il Commissario Grazia Azzoli, gli Educatori, la Direttrice della Caritas M. Rosaria Lauro nonché i volontari e l’ex collaboratore Tonino Comparone, sempre attivo per queste iniziative (che, sebbene ormai in pensione, “non riuscite a togliere di mezzo!…”), per l’attenzione sollecita e fattiva che sempre dimostrano verso i fratelli che hanno sbagliato e, nello scontare la pena, cercano con questi aiuti di ricostruire la loro vita umana, sociale e lavorativa in modo positivo, per poter un giorno tornare a “vivere”.

Adriana Letta

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