Cassino: Storia della Chiesa Madre

Storia della Chiesa Parrocchiale

del SS.mo Salvatore – S. Maria Assunta – San Germano Vescovo

L’edificio della Chiesa Madre che si vede oggi a Cassino, presso le sorgenti del fiume Gari, è chiaramente di costruzione moderna, postbellica, dal momento che i pesanti bombardamenti angloamericani del 1943-1944 rasero al suolo la città martire e con essa distrussero l’antica gloriosa Chiesa Collegiata di S. Germano, Chiesa Madre di Cassino. Finita la seconda guerra mondiale, fu il grande Abate di Montecassino, Ildefonso Rea, che curò la ricostruzione non solo dell’Abbazia sul monte restituendola alla originaria forma (“come era e dove era“), ma anche quella delle chiese della sottostante Città, andate perdute. Egli ritenne necessario dare un nuovo assetto alla diocesi e ridefinì i confini delle singole parrocchie. La ricostruzione della Chiesa Madre cominciò solo nel 1973, con la posa della prima pietra il 25 novembre di quell’anno. La nuova Chiesa Madre ricevette la solenne consacrazione il 5 giugno 1977 dal card. Umberto Mozzoni. Oggi la Chiesa Madre è una Parrocchia intitolata a Maria SS.ma Assunta, SS.mo Salvatore e S. Germano Vescovo.

1. La facciata esterna

Il progetto della nuova chiesa si deve all’ing. Ignazio Breccia Fratadocchi, “che volle ripetere, per quanto possibile, le misure del precedente edificio, ma con criteri assolutamente moderni”. Questa scelta nasceva dalla considerazione che l’edificio sacro si sarebbe inserito in un tessuto urbano ormai ben diverso da quello originario, definitivamente scomparso. Sebbene differente per stile, il nuovo fabbricato rispetta la planimetria degli edifici di prima della guerra. “Degli edifici”, perché in quell’area c’erano due chiese vicine: la Chiesa Madre, che era la chiesa Collegiata di S. Germano e che vantava ben undici secoli e mezzo di storia, risalendo all’VIII-IX sec., e – affiancata ad essa sul lato nord – un’altra importante chiesa, particolare per la sua insolita struttura, quella di S. Maria delle Cinque Torri detta anche “del Riparo”, con ingresso principale in via del Foro (toponimo che conserva la memoria che qui, nell’antichità era il Foro, per gli affari e la mercatura).

E’ proprio a quest’ultima chiesa dedicata alla Madonna, o meglio: a ciò che è rimasto di quest’ultima chiesa, che appartengono i frammenti di colonne e capitelli antichi che sono stati inseriti nella nuova costruzione, a sorreggere l’altare, l’ambone ecc. Anche questo riutilizzo, come l’area occupata dalla chiesa, mira a mantenere una continuità ideale col passato. Va detto anche che il progetto originario prevedeva “un tempio imponente e monumentale”, ma poi motivi economici imposero un ridimensionamento del complesso basilicale, la semplificazione della cupola e la rinuncia alla realizzazione del campanile previsto, “attenuando il senso di monumentalità” del progetto primitivo.

La chiesa presenta una struttura portante in cemento armato a faccia vista, la copertura del tetto e della cupola in mantolamina di rame, l’interno rivestito di pannelli sagomati in cemento. “Di notevole interesse artistico sono le due vetrate policrome laterali, raffiguranti il martirio di S. Bertario e la morte di S. Germano nella visione di S. Benedetto, ed il grande mosaico della crocifissione alle spalle dell’altare, realizzato nel 1976 da padre Ambrogio Fumagalli, scomparso nel maggio 1998”[1].

15. L'interno della chiesa guardando verso l'uscita

10. Vetrata artistica lato sinistro

11. Vetrata artistica lato destro

Lavori successivi di ristrutturazione realizzarono nel 1988, grazie alle famiglie Guido di Meo e Germano Di Carlo, una cappella per ospitare la statua dell’Assunta, che in questa chiesa viene custodita ed è particolarmente venerata dalla popolazione cassinate; fu anche creata la cappella del Santissimo, su progetto dell’arch. Giuseppe Picano, e collocata una statua di S. Pio da Pietrelcina sul lato sinistro del transetto.

7. La venerata statua di Maria SS.ma Assunta

8. La cappellina di destra, della Madonna Assunta (momentaneamente esposta) e di Gesù Bambino

Un altro intervento si rese necessario per rendere più agevole il passaggio, attraverso il portone, della statua dell’Assunta da portare in processione; nell’occasione, oltre a rendere più alta l’entrata, fu rimaneggiata la facciata, ampliando il sagrato, rifinendo le porte con cornice in pietra e creando ai lati della facciata due nicchie.

2. Porta principale

12. Statua S. Pio da Pietrelcina, lato sinistro

9. La cappella di sinistra, del SS. Sacramento

Ultimo intervento di restauro e risistemazione fu quello del 2006, con la coibentazione e il nuovo sistema di riscaldamento, un colore più chiaro e più caldo e un aspetto più coeso alle pareti e alla volta in cemento a faccia vista, una illuminazione più potente e soprattutto una nuova sistemazione dell’area presbiterale. In essa furono rinnovate “le due mense”: l’ambone, mensa della Parola, con un pregevole leggio in bronzo realizzato dallo scultore Nanni, e l’altare, Mensa dell’Eucaristia, montato su un antico capitello corinzio proveniente dalla chiesa delle Cinque Torri distrutta dalla guerra. L’altare, consacrato il 17 dicembre 2006 dall’Abate Vescovo di Montecassino Mons. Bernardo D’Onorio, è dedicato a Gesù Salvatore e difatti sopra alla cattedra troneggia la scritta: “Salva nos Christe Salvator mundi, Salvaci o Cristo Salvatore del mondo”.

13. Iscrizione sopra alla Sede

19848902_10209786844763576_137263157_n bis

14. L'altare e il presbiterio

19858464_10209786844003557_1029649924_n 19858801_10209786844483569_909063209_n

A seguito dell’unificazione della ex Diocesi Abbazia Territoriale di Montecassino con la Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo, avvenuta il 23 ottobre 2014, sulla facciata e sulla cattedra della sede vescovile, è stato apposto lo stemma del nuovo Vescovo, Mons. Gerardo Antonazzo.

19873901_10209786842643523_1487422233_n

Tra i fatti storici che si sono svolti in questa chiesa, ricordiamo la “Pace di S. Germano“, firmata il 23 luglio 1230, dopo anni di lotte, tra l’ imperatore Federico II di Svevia e papa Gregorio IX, firma che portò ben presto allo scioglimento di Federico II dalla scomunica. A ricordare questo evento c’è, sulla sinistra della facciata, la “Memoria di Pietra“, uno dei 9 segnali, costituiti da grandi massi di pietra calcarea in forma grezza, con una sola facciata spianata verticalmente su cui è stata apposta una lapide della stessa pietra, che costellano Cassino dal 2004, per ricordare – in un “Percorso della memoria” della antica Cassino -, edifici scomparsi ed eventi storici. Sulla lapide, infatti, è scolpito un breve testo che ripropone la storia e la narrazione dell’evento (o, nel caso di chiese o edifici pubblici, la sagoma stilizzata dell’edificio)[2].

3. Particolare della facciata

Un altro evento da ricordare, che vide la chiesa di S. Germano ancora una volta protagonista, fu la firma dell’ Appello di Cassino “per un mondo fraterno”, che ebbe luogo nel presbiterio della chiesa in collegamento ideale con la “Pace di S. Germano”: il 15 febbraio 1994, 50° anniversario della distruzione di Montecassino, al termine dell’assemblea generale dell’ Unione Mondiale Città della Pace – Città Messaggere di pace, di cui Cassino è membro, i delegati dell’Unione Mondiale delle “Città Martiri” e dell’ “Associazione Internazionale delle Città Messaggere della Pace”, sottoscrissero solennemente l’appello “per un mondo fraterno”.

5. La Memoria di Pietra, sulla facciata, che ricorda la Pace di S. Germano qui firmata

5 bis. Particolare della Memoria di Pietra

In questa chiesa, in questa terra, va infine sottolineato, hanno sostato e pregato grandi Santi: S. Tommaso d’Aquino, S. Ignazio, S. Bertario, S. Filippo Neri, S. Giovanna Antida Touret e da ultimo S. Giovanni Paolo II.

13

Nell’Anno del Giubileo Straordinario della Misericordia, 2015-2016, la Chiesa Madre è stata dichiarata Chiesa Giubilare e la porta laterale destra “Porta Santa”, come è attestato dalle due formelle in marmo laterali.

17. La porta laterale destra, che nell'Anno Santo della Misericordia è stata Porta Santa

19. Una delle due formelle in marmo della Porta Santa

Quest’anno, il 5 giugno 2017, si è celebrato il 40° anniversario della Consacrazione della Chiesa Madre di Cassino, con una solenne e partecipata Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo diocesano, Gerardo Antonazzo e, al termine, con l’apposizione di una targa-ricordo vicino a quella della consacrazione del 1977. Nell’ambito del 40° anniversario sono stati organizzati molti eventi religiosi, artistici e culturali.

9 8

Per approfondimenti, v. il volume di EMILIO PISTILLI, Le chiese di Cassino – Origini e vicende, CDSC 2007, che riporta anche una ricca bibliografia.

[1] E. PISTILLI, Le chiese di Cassino – Origini e vicende, CDSC 2007, pag. 99.

[2] La Memoria di Pietra, a cura di E. PISTILLI, CDSC 2004.

 

16. La Reliquia di S. Germano, esposta

Adriana Letta

Foto: Alberto Ceccon 

 

 

Categorie: Piovono Storie: le chiese diocesane si raccontano,Tutte Le Notizie

Tags: ,,,,