Bartolomeo Taddei da S. Giovanni Valle Roveto

Bartolomeo Taddei da S. Giovanni Valle Roveto

Missionario gesuita nel Brasile

Lucio Meglio

 

Il 7 novembre del 1837 a San Giovanni Valle Roveto (Aq), grazioso paese che sorge a quota 519 mt. alle pendici dei monti del Serra Lunga, nacque il piccolo Bartolomeo Taddei. Poco sappiamo della sua famiglia se non che i genitori, cristiani di pietà non comune, crebbero il loro figliolo secondo i sani principi della religione cattolica; ed i frutti non tardarono ad arrivare. All’età di quattordici anni, ancora giovinetto, Bartolomeo decise di entrare nel seminario di Sora dove fin da subito si contraddistinse per le sue doti intellettuali ed umane. Negli anni di studio e di preparazione al sacerdozio coltivò una devozione particolare al Sacro Cuore di Gesù ad alla Vergine Immacolata. Il 19 aprile del 1862 fu ordinato sacerdote nella Cattedrale di Sora. le virtù ed i talenti del novello sacerdote attirarono fin da subito l’attenzione del vescovo Giuseppe Montieri che lo volle come suo segretario negli ultimi mesi del suo episcopato. Ma Bartolomeo sentiva nel suo cuore di esser destinato ad un’altra vita. Così il 13 novembre dello stesso anno si congedò dal suo pastore e si recò a Roma dove entrò nel Noviziato dei Padri Gesuiti di S. Andrea al Quirinale. Affascinato dalle figure dei santi missionari gesuiti, come san Francesco Saverio, trascorse i due anni da novizio in preparazione della vita missionaria. Emessi i voti perpetui fece domanda ai superiori di partire per il Brasile. La risposta si fece attendere per alcuni mesi, durante i quali il religioso fu inviato in qualità di vice rettore presso il Seminario di Sezze. Trascorso del tempo il Generale della Compagnia di Gesù, p. Beckx, comunicò al p. Taddei di aver accettato la sua richiesta e gli affidò la missione di fondare un nuovo collegio, da intitolare a san Luigi Gonzaga, nella città di Itù, Stato di S. Paolo del Brasile. Prima di lasciare la città eterna il nuovo missionario volle ricevere la benedizione del P. Generale il quale nel congedarlo gli regalò due quadretti uno di san Luigi l’altro del Cuore di Gesù. è così che prese il via l’avventura missionaria dell’Apostolo del Sacro Cuore, come venne ad esser chiamato il p. Bartolomeo Taddei. Il 13 novembre 1865 giunse a Rio De Janeiro e dopo qualche giorno di riposo arrivò ad Itù, piccola città lontana dai grandi centri commerciali che in quel periodo viveva in estreme condizioni di povertà. Qui la popolazione locale accolse con gioia il padre Bartolomeo che era accompagnato da due suoi confratelli, il p. Antonio Onorati ed il p. Giuseppe Giomini. I religiosi andarono a vivere nell’antico convento di san Francesco che in breve tempo fu trasformato in collegio. Gli alunni diventarono pian piano sempre più numerosi grazie all’opera dell’infaticabile p. Bartolomeo che prese anche la cura della parrocchia cittadina. In questi luoghi la religione in quel tempo versava in uno stato lacrimevole. Pochi sacramenti, feste pressoché inesistenti e catechismi mai predicati. Il p. Taddei non si scoraggiò e nonostante le avversità causate da alcuni preti protestanti predicò missioni popolari in lungo e largo. Dall’alto del suo pulpito istruiva alla sana dottrina della Chiesa con istruzioni semplici ed elementari ed il popolo non tardò a seguirlo ed ascoltarlo. Intanto un’opera su tutte gli stava particolarmente a cuore: la fondazione dell’Apostolato della Preghiera, un movimento di spiritualità volto a promuovere un servizio pastorale sotto la devozione del Sacro Cuore di Gesù. Il sogno, dopo molte difficoltà e battaglie, si realizzò nel 1871 quando il p. Taddei poté inaugurare la sede del centro esponendo il quadro che gli fu donato dal P. Generale al momento della sua partenza dall’Italia.

Dopo anni di lavoro l’opera del nostro missionario diede i suoi frutti: ovunque passasse si diffondeva il soffio della buona novella; la frequenza ai sacramenti aumentò così come la santificazione nelle famiglie e la rigenerazione delle anime. Il primo venerdì del mese divenne una festa e non era raro vedere gente partire dalle campagne tutta la notte del giovedì per confessarsi e partecipare alla santa messa in onore del Cuore di Gesù., al quale ogni anno si dedicava una grandiosa festa con processione per le vie della città. Profondamente persuaso dell’importanza del ministero apostolico la vita del p. Taddei può essere riassunta in tre parole: preghiera, penitenza e zelo. Nel 1894 per diffondere ancora di più la devozione al Cuore di Gesù fondò il giornale Il Messaggero del S. Cuore che si diffuse rapidamente in molte città del Brasile. Nel giugno 1900 fu il p. Taddei ad organizzare a Bahia il primo Congresso Cattolico brasiliano; così come fu sempre lui ad organizzare il primo e secondo Congresso diocesano a S. Paolo nel 1901 e nel 1904, eventi che gli procurarono grande fama in tutto il paese. Ma tutto ciò non era ancora abbastanza, così il 20 febbraio 1903 p. Bartolomeo pose la prima pietra per la fondazione di un nuovo Santuario del Sacro Cuore nella città di Itù. Fu sempre a lui che si deve l’erezione di una magnifica chiesa dedicata sempre al Cuore di Gesù nella città di Santos dove il nostro religioso si trasferì in questi anni. Il clima rovente della nuova residenza, unto alle sue fatiche diventate eccessive per la sua età, fiaccarono la salute del missionario che ritornò ad Itù per riposarsi. Ma il suo riposo divenne un lavoro incessante predicando di nuovo nelle chiese cittadine. Agli incomodi della vecchiaia si aggiunse una malattia agli occhi che lo fece molto soffrire ma che non gli impedì di dare alle stampa il Manuale dell’Apostolato della Preghiera. La malattia agli occhi improvvisamente si aggravò; l’occhio sinistro andò irrimediabilmente perduto tanto da richiederne l’estrazione che avvenne con un intervento chirurgico il 7 novembre 1911. L’anno seguente, il 12 aprile 1912, p. Taddei festeggiò i suoi 50 anni di sacerdozio, all’età di 75 anni. Fiaccato nel corpo il 27 maggio 1913 p. Bartolomeo fu colto da un violento attacco apoplettico che lo costrinse al letto. Gli si amministrò subito il Santo Viatico e l’Estrema Unzione. Dopo alcuni giorni di agonia il 3 giugno, verso le due dopo pranzo, l’Apostolo del Sacro Cuore volò al cielo per ricevere il premio delle sue grandi fatiche. La folla che accorse per vederlo un’ultima volta fu numerosa tanto che si decise il 4 giugno di esporre la salma nella chiesa del Buon Gesù. Qui furono celebrati i funerali solenni con la partecipazione di sacerdoti provenienti da tutto il Brasile. Terminava l’esistenza terrena di uno dei grandi missionari dell’America Latina che in una piccola biografia stampata dalla sua Congregazione a buon titolo viene definito come: gloria della Diocesi di Sora e della Compagnia di Gesù.

 

Fonti:

Luigi Roumanie, Il P. Bartolomeo Taddei della Compagnia di Gesù. Apostolo del Sacro Cuore nel Brasile, Roma, Messaggero del Sacro Cuore, 1924.

Bartolomeo Taddei da S. Giovanni Valle Roveto.
Bartolomeo Taddei da S. Giovanni Valle Roveto.

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