L’Acr di Castelliri a Cascia e Roccaporena

Un cammino di fede: l’Acr di Castelliri a Cascia e Roccaporena

Il pellegrinaggio è un simbolo della vita, ci fa pensare che la vita è un cammino. È proprio in questo modo che, non molto tempo fa, papa Francesco ha definito ciò che, negli ultimi anni, è diventato una felice consuetudine dell’Azione Cattolica dei Ragazzi di Castelliri, che, con il supporto della Parrocchia Santa Croce, da tempo si è impegnata a proporre delle giornate di spiritualità in alcuni dei luoghi italiani più famosi e significativi a livello religioso, estendendo l’invito ad unirsi anche all’intera Comunità parrocchiale.

Numerosi sono stati i partecipanti, e dopo dopo Roma, Napoli, Siena e Pompei, domenica 29 settembre il cammino dell’Acr e di un altro centinaio di Castellucciani ha fatto tappa a Cascia, per visitare i luoghi in cui nacque e visse S. Rita. La scelta non è stata casuale, poiché, oltre alla particolare venerazione che molti parrocchiani di Castelliri nutrono per la “Santa delle cause impossibili”, si è voluto anche sensibilizzare i fedeli su uno strumento che fu molto caro a S. Rita e che molto spesso ricorre nella Sua storia: il perdono, che ha costituito uno dei punti cardini dell’Omelia del parroco di Castelliri, don Giuseppe Basile, celebrata alla presenza dei pellegrini nell’incantevole Basilica Inferiore.

Don Giuseppe, infatti, con le sue belle parole, ha spiegato in maniera esaustiva il motivo per cui S. Rita dovrebbe essere presa come riferimento, ovvero perché la sua grande fede in Dio la rese capace di perdonare persino gli uccisori di Suo marito. Il pellegrinaggio ha, poi, toccato anche la frazione di Roccaporena, luogo di nascita della Santa, dove si trova anche lo “Scoglio Sacro”, presso il quale Rita si recava spesso in preghiera.

L’occasione, dunque, è stata, oltre che di preghiera e fede, poiché ha permesso a molti di accrescere e rinnovare la propria devozione a S. Rita, anche di spensieratezza e di felicità, visto che è stata un gioioso momento di aggregazione per l’intera Comunità Parrocchiale e, soprattutto, per i ragazzi di Acr, usciti dall’esperienza più vivi e motivati a dare un buon inizio al nuovo anno associativo. In chiusura sono d’obbligo i ringraziamenti al già citato don Giuseppe, che, nonostante la grande mole di impegni, riesce sempre a dimostrare una partecipazione forte e sentita alle attività proposte, all’intera équipe degli educatori Acr di Castelliri, nonché al responsabile parrocchiale Acr, Cesare Palmigiani, promotore ed impeccabile organizzatore di questi “cammini di vita”.

articolo e foto: Simone De Gasperis

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