27 Maggio 2019 – Commento al Vangelo

Lunedì – 6ª settimana di Pasqua (Gv 15,26-16,4a)

Parola del giorno: “viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio”

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

 

Gesù stavolta, a scanso di equivoci,
precisa qualcosa che non è facile da accettare.
Infatti afferma chiaramente che seguire lo Spirito Santo,
ricevuto in dono, amare il Figlio e camminare verso il Padre,
non dispensa dalle difficoltà
e non mette al riparo dalle persecuzioni,
né dal disprezzo e addirittura dalla morte.
Anzi, Gesù arriva ad affermare che verrà il tempo in cui
chi ucciderà i discepoli perché seguaci di Gesù
se ne farà un vanto perché crederà
che in questo modo sta dando culto a Dio.
Potrà sembrare assurdo, ma i discepoli debbono saperlo
perché quando arriverà il momento
almeno ricorderanno che Gesù lo aveva loro detto
e trarranno forza dalla fede che diventerà ancor più grande.

 

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