Messa al Cimitero Polacco di Montecassino

 

Messa al Cimitero Polacco di Montecassino

Mercoledì 1° novembre si è rinnovata ancora una volta la tradizione dei Polacchi che si trovano fuori di Polonia, di partecipare ad una Messa di suffragio per i defunti loro connazionali che riposano in un cimitero militare polacco. Ed è stato il Cimitero Polacco di Montecassino che ha radunato nella mattina un notevole numero di persone; altre Messe sarebbero state celebrate il giorno seguente nel Cimitero militare polacco di Loreto, di Casamassima, di Bologna.

Ma Montecassino occupa un posto davvero speciale ancor oggi per tutti i Polacchi, i cui soldati del II Corpo d’Armata qui combatterono eroicamente e dove avevano fallito gli inglesi, i gurkha e i neozelandesi, tutti respinti dai paracadutisti tedeschi, riuscirono, sotto la guida del generale Anders, loro, i Polacchi. Era il 18 maggio 1944 quando sulle rovine di Montecassino issarono la bandiera polacca rossa e bianca: tutt’intorno era morte e distruzione, il terreno cosparso di cadaveri, di rovine… e di papaveri. La canzone “I papaveri rossi di Montecassino” che ricorda questo è molto cara al cuore del popolo polacco. Oggi nel Cimitero militare Polacco alle spalle dell’abbazia riposano oltre mille soldati, compreso il Generale Anders, che volle essere sepolto qui anche lui, e una targa parla in modo toccante per loro: «Per la nostra e la vostra libertà / Noi soldati polacchi / Abbiamo donato le nostre anime a Dio / I nostri corpi al suolo italiano  e i nostri cuori alla Polonia».

L’Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma, nell’organizzare l’evento, ha invitato S.E. Gerardo Antonazzo, Vescovo della Diocesi Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, a presiedere la Celebrazione Eucaristica ed il Coro “San Giovanni Battista Città di Cassino” diretto dal M° Fulvio Venditti ad animarla. Il Coro, d’altronde, ha stretto da tempo un forte legame di amicizia con i polacchi tanto che lo scorso 6 agosto, su invito di Wojciech Narebski, l’ultimo reduce del II Corpo d’Armata Polacco che combatté a Montecassino, ha tenuto un applauditissimo concerto di musica sacra nella Cattedrale di Cracovia, eseguendo anche la canzone dei papaveri rossi in lingua polacca.

Erano presenti presso il Cimitero polacco il responsabile dell’Ambasciata Polacca, l’addetto militare polacco, 5 sindaci del territorio, di Cassino, San Pietro Infine, San Vittore, Mignano Montelungo e Piedimonte, autorità militari e moltissimi polacchi.

Prima della Celebrazione, c’è stata la visita al Museo Memoriale del II Corpo d’Armata Polacco, con un momento di commemorazione e raccoglimento, poi le autorità si sono recate al Cimitero militare, dove erano in attesa molte persone, soprattutto polacche, e lì è iniziata la S. Messa, presieduta dal Vescovo Antonazzo. Nell’omelia, tenuta da un Sacerdote polacco, ricordando la frase evangelica “non c’è amore più grande che dare la propria vita per gli altri”, è stato affermato che coloro che sono sepolti in queste tombe, “hanno capito molto bene che tutti dobbiamo arrivare alla santità” attraverso i diversi “sentieri” indicati da Gesù. “Questi amici – ha continuato – che hanno dato la vita per la libertà nostra e vostra, dell’Europa e dei singoli Paesi, sono una grande testimonianza dell’amore fraterno”.

Al termine della Celebrazione, il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo, nel ringraziare e salutare, ha detto: “La celebrazione di oggi è anche commemorazione: il che non significa ripetere, ma far conservare e accrescere sempre più il ricordo, pieno di gratitudine, degli eventi che hanno visto tanti soldati assicurare una reciproca accoglienza, dialogo e amicizia. La Celebrazione Eucaristica di oggi celebra i meriti e la gloria di tutti i Santi, come abbiamo ricordato nella preghiera iniziale. E allora è bello chiederci: le migliaia di soldati che hanno offerto qui la loro vita, hanno dei meriti per sperare che possano poi partecipare alla gloria dei Santi? E la risposta, credo condivisa, è positiva. Sì, hanno avuto il merito più grande che Gesù ha indicato, come ha ben ricordato il padre nell’omelia: non c’è amore più grande di chi dà la vita per gli altri. Se poi il merito non è soltanto un atto comune di generosità, ma il sacrificio della vita nel segno del sangue, credo che il merito assuma la forma più grande. L’ auspicio, al termine della nostra preghiera, è anche negli accenti fraterni che ci hanno uniti oggi, nel desiderio che il ricordo di queste tragedie possa diventare terreno fertile di una ritrovata pace”.

Molto toccante anche l’ultimo atto, la deposizione di corone ai Caduti: quella di alloro con tricolore italiano deposta dal vicesindaco di Cassino dr. Carmelo Geremia Palombo, quelle bianco-rosse polacche; i lumi rossi ardenti sulle tombe, la commozione degli animi, l’amor di patria… tutto sembrava concorrere a rafforzare quel sentimento di amicizia che i Polacchi hanno sempre avuto per l’Italia e, in modo particolare, per Cassino.

Adriana Letta

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2017 11 02 - Diocesi Sora Cassino Aquino Pontcorvo - Articolo - Vescovo Gerardo Antonazzo - Messa Cimitero Polacco Montecassino

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