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“Speranza, dove ti trovo?” – Messaggio del vescovo Gerardo Antonazzo per la Pasqua 2025

MESSAGGIO DEL VESCOVO GERARDO
Pasqua 2025
Speranza, dove ti trovo?

Cari amici,
nel corso dell’anno giubilare ci stiamo ponendo molte domande sulla speranza. Cosa speriamo? In chi, o in che cosa riponiamo le nostre speranze? A chi ci affidiamo per ottenere quanto speriamo? Quale speranza può fiorire sul terreno bagnato di sangue, calpestato dalle atrocità delle guerre, dei femminicidi, dei suicidi? Quale speranza nel guado del degrado sociale che travolge adolescenti e giovani? Quale speranza da una cultura disattenta alla dignità della vita, spesso indifferente verso le fragilità dei più poveri e indifesi? Quali ragioni di speranza tra le macerie di un’umanità violentata e divorata dal suo stesso egoismo così rapace?

Speranza, dove ti trovo?
Penso con speciale affetto alle famiglie del nostro territorio messe a dura prova soprattutto dalla crisi dell’intero comparto di ‘Stellantis’, situazione aggaravata ancor più dalle ultime vicende internazionali. Penso anche al grave problema del sovraffollamento delle Carceri con i disagi che ne derivano. Seguo con particolare vicinanza la delicata questione sanitaria, per la quale si esigono urgenti e concrete scelte migliorative di una situazioine divenuta insostenibile per gli stessi operatori sanitari. Mi rivolgo a quanti hanno la responsabilità di poterlo fare: decidete quanto prima strategie più incisive che mettano al centro la dignità umana e il rispetto della persona nella sofferta condizione della sua malattia.

Speranza, dove ti trovo?
Le donne del Vangelo al mattino dell’ottavo giorno ritornano al sepolcro per cercare un Gesù morto, su cui piangere ancora. Con la morte del Signore, sembra sepolta ogni speranza. Anche noi siamo tentati di lamentarci di fronte ai tanti motivi di delusione e scoraggiamento che annunciano la morte della speranza. Ma gli angeli presenti nel sepolcro di Gesù sorprendono le donne con un messaggio che sa anche di garbato rimprovero: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto” (Lc 24,5-6). Non è qui…la speranza non abita in un sepolcro! Non è qui…non cerchiamo la speranza in modo sbagliato, nei luoghi sbagliati, con le persone sbagliate, con pensieri e azioni sbagliate. La vera speranza rinasce con la risurrezione di Gesù, big-bang inarrestabile di una nuova creazione: “I nemici si aprono al dialogo, gli avversari si stringono la mano e i popoli si incontrano nella concordia. La ricerca sincera della pace estingue le contese, l’amore vince l’odio e la vendetta è disarmata dal perdono” (Liturgia).

Speranza, dove ti trovo?
La speranza risorge con Cristo risorto. E’ nell’amicizia con Lui e con il suo Vangelo, regola di vita nuova che tutto rinnova, che possiamo vivere una speranza affidabile. Allora, perché non affidarci a Lui, e non fidarci di Lui? E’ Lui che cambia il cuore, e insegna a sperare nella promessa di una vita piena di senso, addirittura proiettata in una condizione di eternità. E’ questa la vera Pasqua, è la Pasqua dell’umanità: tutto canta e grida di gioia. Auguri. Alleluia!

+ vescovo Gerardo