Celebrata mercoledì scorso l’assemblea sinodale di inizio anno pastorale
Intervenuto monsignor Bulgarelli che ha condiviso i temi da dibattere a livello nazionale
Un’assemblea sinodale diocesana ha radunato mercoledì 23 ottobre, dalle 19 alle 20.30, presso la parrocchia cassinate Sacra Famiglia clero, consacrati, fedeli ed aggregazioni laicali. L’assise, dal titolo “Agire secondo lo Spirito: scelte e decisioni evangeliche”, ha segnato l’inizio dell’anno pastorale 2024/2025, intersecandosi con due eventi importantissimi: da una parte, il compimento del primo decennio di storia per la diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, la cui nascita e crescita costituiscono per il vescovo Gerardo Antonazzo, l’avvio di quell’esercizio di comunione associato come “programmatico” al Cammino sinodale; dall’altra, l’appuntamento nazionale dell’Assemblea sinodale delle Chiese che sono in Italia, che si svolgerà dal 15 al 17 novembre e nella quale la diocesi di Sora sarà rappresentata dai due referenti don Domenico Simeone e suor Antonella Piccirilli.
La comunità diocesana ha dato così il via ufficiale alla cosiddetta “fase profetica”, che porterà la Chiesa locale ad esprimersi, tracciare processi e percorsi di futuro ed assumere le «decisioni con le quali delineare il volto missionario di ogni comunità» a partire dai frutti maturati lungo il tratto di Cammino sinodale del biennio precedente. Per il vescovo Antonazzo il Cammino sinodale finora percorso illumina oggi le scelte da compiere per una conversione pastorale e missionaria che consentirà di intravedere un diverso futuro, facendo tesoro dell’immaginazione, della creatività e dell’iniziativa provocate dallo Spirito di Dio. Per perseguire tale obiettivo è prioritario per il Popolo di Dio esercitare la “profezia”, comprendere cosa Dio dice e chiede ai battezzati oggi, perché la Chiesa diocesana possa dal Cammino sinodale di quest’anno uscire certamente più significativa e generativa. In tal senso, diventa irrinunciabile lasciarsi interrogare dalle sfide del tempo presente per cogliervi attraverso il discernimento un’occasione propizia per intercettare le possibilità di annuncio di quel Vangelo che non cambia mai in un mondo che è sempre e sempre più in continuo e rapido mutamento, seguendo la finalità improcrastinabile della “conversione missionaria”. I Lineamenti che guidano all’Assemblea nazionale guardano proprio all’orizzonte missionario, nello stile della prossimità, della mentalità ecclesiale, della formazione dei battezzati e della loro corresponsabilità nella guida della comunità.
In ballo ci sono la tenuta delle comunità parrocchiali, la loro irreversibile trasformazione, l’escogitazione di nuove vie per evangelizzare: insomma, tutto quello che c’è dietro l’espressione di papa Francesco «Non siamo in un’epoca di cambiamento, ma in un cambiamento d’epoca». Questo è stato l’orizzonte nel quale si è innestato l’intervento dell’ospite relatore Mons. Valentino Bulgarelli, Direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale, Segretario del Comitato Nazionale del Cammino sinodale, Membro “Esperto” nel Sinodo mondiale dei Vescovi. Significativi, quanto suggestivi sono stati alcuni passaggi della sua relazione: anzitutto, l’esposizione, attraverso il richiamo al magistero di Benedetto XVI dell’accezione teologica di “sinodalità”, che connota la costruzione della comunità, del “noi” sull’“io”. Il relatore ha poi segnalato tre dei diciassette temi che verranno presentati all’Assemblea nazionale: la “missione in rapporto ad oggi”, alla cultura, definibile come l’“ambiente” in cui “stare” nella realtà, affrontare paure, preoccupazioni, angosce; si impongono inoltre le due questioni della corresponsabilità e della gestione del potere, che implicano la riscoperta personale e comunitaria del Vangelo. Secondo Bulgarelli altre sfide sono costituite dalla questione femminile, che sta emergendo non solo in termini di ruoli, e dalle rivendicazioni Lgbt, che si manifestano nella forma di una maggiore attenzione alle persone.
L’assemblea diocesana vedrà sancito liturgicamente l’avvio del nuovo anno sinodale, poi, nella Messa inaugurale presieduta dal cardinale Angelo De Donatis.