A cura del Centro Studi Sorani “Vicenzo Patriarca”
presentato il volume di Stefano Pagliaroli
sulle iscrizioni del portale come crocevia di fede,
letteratura classica e spiritualità monastica
Si è svolta venerdì scorso 2 maggio, presso la Sala San Tommaso del Complesso vescovile di Sora, la presentazione del volume Le iscrizioni del portale della cattedrale di Sora: Virgilio, Ovidio e Montecassino, di Stefano Pagliaroli. L’evento, promosso dal Centro di Studi Sorani “Vincenzo Patriarca”, ha offerto un’opportunità di approfondimento sull’enigma delle iscrizioni latine presenti nel portale (fine secolo XI-inizio del XII) della cattedrale di Santa Maria Assunta che riveste un’importanza storica e simbolica di grande rilievo.
Durante l’incontro, introdotto da Luigi Gulia, presidente del Centro, sono intervenuti l’autore, docente di Filologia della Letteratura italiana all’Università degli Studi di Verona, e il vescovo diocesano Gerardo Antonazzo. Pagliaroli, studioso di filologia medievale e umanistica, ha presentato i risultati delle sue ricerche. Le iscrizioni latine presenti, purtroppo frammentate e in uno stato di conservazione precario, offrono tuttavia spunti di riflessione straordinari sul dialogo tra l’eredità classica e la spiritualità monastica medievale.
Nel volume, pubblicato dal Centro di Studi Sorani in sinergia con il Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona, Pagliaroli esplora la storicità e il significato di queste iscrizioni in cui alcune locuzioni sono incise specularmente. Esse celebrano la dedicazione mariana della chiesa, in seguito alla purificazione delle sacre soglie per l’uccisione di una vergine, probabilmente la martire Restituta, patrona della città, evocata in un segmento delle epigrafi e alla quale è dedicato un capitolo sulla tradizione del suo culto sorano. L’autore del saggio inquadra la situazione del portale nel contesto storico-culturale di altre chiese orbitanti su Montecassino con riferimenti all’attività di monaci-poeti, come Alfano di Salerno, e alla loro consuetudine di dettare epigrafi da porre nei monumenti.
Il saggio esplora anche il ruolo di Roffrido, vescovo di Sora al tempo, nel promuovere la costruzione del portale e individua nelle iscrizioni reminiscenze dall’Eneide di Virgilio e dai Fasti di Ovidio. Questo incrocio di riferimenti classici con il tema sacro conferisce un carattere peculiare al portale, che si inserisce nella tradizione monastica e culturale di sfera montecassinese, creando una fusione di elementi letterari e spirituali profani.
Pagliaroli propone di ricomporre, con spirito di rigorosa conservazione, i frammenti epigrafici in una struttura metrica in esametri leonini. Una proposta che valorizza il contributo di Roffrido, probabile committente del portale: la dedica alla Vergine Maria e la memoria della martire Restituta in un’originale simbiosi di contenuti sacri e di forme letterarie. Il profondo legame tra la città di Sora, la sua tradizione religiosa e la cultura medievale, rende il portale della cattedrale un monumento ricco di significato storico e teologico.
L’evento ha così offerto l’opportunità non solo di valorizzare un’importante testimonianza del patrimonio storico-artistico locale, ma anche di riflettere sul dialogo tra passato e presente, tra fede e cultura, che continua a caratterizzare la vita sociale e religiosa di Sora.
Andrea Pantone