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La “Notte dei santuari” a Canneto

La “Notte dei santuari”, il primo giugno scorso, è stata un momento di intensa preghiera e di gioiosa speranza. Il nostro vescovo Gerardo ha presieduto la veglia, trasmessa anche sulla pagina Facebook della Diocesi, in un clima di composta e sentita partecipazione di sacerdoti e fedeli, radunati non solo grazie ad un invito che è passato dal web e dal passaparola di amici, ma, soprattutto, per un richiamo interiore, che ha voluto rendere omaggio alla Madonna di Canneto, amata e onorata da tanti fratelli e sorelle di molteplici provenienze.
La proposta della “Notte dei santuari” non vede solo la nostra diocesi in campo, grazie al coinvolgimento dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della nostra diocesi, guidato da don Domenico Simeone, ma è inserita nel progetto della Chiesa cattolica italiana “Ora viene il bello”, che comprende anche esperienze di pellegrinaggio e di preghiera come questa.
La veglia si è aperta intorno al braciere ardente nel piazzale del Santuario, da cui il Vescovo, dopo aver benedetto il fuoco, ha invitato ad attingere per accendere le candele ed entrare nella Basilica, attraverso la “Porta della speranza”, per onorare Maria, con l’ascolto della Parola, il canto, la preghiera. Nel suo intervento orante il vescovo Gerardo ha commentato la promessa fatta da Dio ad Abramo di una discendenza «numerosa come le stelle del cielo» (Gn 22,17), definendo il Patriarca “testimone di speranza” e invitando i pellegrini presenti a sentirsi “segno di speranza reale, concreto, umano, ai piedi e al cuore di Maria”.
Suggestivo momento conclusivo dell’evento è stato il canto “Evviva Maria”, con cui i devoti del santuario si sono rivolti alla Madre di Dio, elevando in alto i propri flambeaux, in una chiesa illuminata dai cuori e dalle voci di tutti, con una preghiera vibrante di speranza, che vede, pur nella notte, il bagliore della vita che rinasce.

 

 

Foto di Claudio Vettese