Il dialogo, via di comunione nelle coppie e nelle famiglie
Nel cammino di accompagnamento delle coppie e dei fidanzati verso il sacramento del matrimonio, la Zona Pastorale di Atina continua a proporre momenti di incontro e di crescita che aiutano a riscoprire la bellezza dell’amore vissuto secondo il Vangelo. Ogni tappa di questo percorso è un’occasione per fermarsi, per ascoltarsi. Una di esse è stata l’incontro “Il dialogo: il vero Wi-Fi di coppia. Connessi col cuore, senza password!”, svoltosi a Posta Fibreno il 26 ottobre 2025 e organizzato nell’ambito delle attività della Zona Pastorale. Quella che segue è la testimonianza di Claudia e Marco, che raccontano l'esperienza vissuta di riconnessione interiore, di riscoperta reciproca e di fede che si fa concretezza nella vita di ogni giorno.
Partecipare a questo incontro è stato come riaccendere una connessione che, nel frastuono del quotidiano, rischia spesso di indebolirsi. Nella calma della Riserva Naturale di Posta Fibreno, ci siamo ritrovate dieci coppie – alcune appena sposate, altre con diversi anni di cammino alle spalle – per riscoprire la forza del dialogo vero, quello che nasce dal cuore e che unisce anche quando la vita sembra portarci in direzioni diverse.
Guidati con dolcezza e profondità da Loredana Simeone e Ruggero Diella, e accompagnati dalla preghiera di Mons. Antonio Lecce, abbiamo imparato che il dialogo non è solo parlare, ma soprattutto ascoltare.
Un ascolto attivo: attento, presente, che accoglie l’altro senza interrompere, senza giudicare, lasciandolo libero di esprimersi davvero. È in quel silenzio pieno d’amore che si ricostruisce la vicinanza, anche dopo giornate in cui tutto sembra correre troppo veloce.
Quando ci è stato chiesto di descrivere la nostra relazione con un’immagine, abbiamo scelto il fiume. Perché il nostro dialogo è proprio così: a volte impetuoso, a volte più calmo, talvolta si divide in tanti rivoli, ognuno con il suo percorso. Ma alla fine, come ogni fiume, torna sempre alla stessa sorgente e scorre verso la stessa foce. Anche quando la corrente si indebolisce, l’acqua continua a portare vita. Così è il nostro legame: può cambiare intensità, ma resta vivo, perché nasce dallo stesso amore.
Un momento intenso è stato quando ci siamo messi uno di fronte all’altro e ci siamo guardati negli occhi. Nella quotidianità non capita quasi mai: tra impegni, figli, lavoro, casa, spesso ci si parla solo di cose da fare. Ma in quel momento abbiamo riscoperto la bellezza di fermarci, di guardarci davvero, e di dire parole che vengono dal cuore. È stato un momento di grande emozione, di commozione, quasi un piccolo miracolo di semplicità.
Alla fine, con un filo di lana e dei cuoricini di cartoncino, abbiamo costruito una rete di fili tesi tra le coppie: un intreccio colorato, segno visibile delle connessioni invisibili che ci uniscono. Ognuno ha scritto un impegno da vivere insieme, e quasi tutti hanno espresso lo stesso desiderio: ritrovare più tempo per stare insieme, senza distrazioni, con il cuore presente.
Mentre noi adulti ci immergevamo in questi momenti di condivisione, i nostri figli erano accuditi e felici, impegnati in giochi e attività che li hanno fatti sentire parte di questa giornata. Anche questo ha reso l’incontro ancora più prezioso: saper che la famiglia, tutta insieme, cresce nell’amore – ognuno con il proprio tempo e il proprio linguaggio.
Siamo tornati a casa con un piccolo scrigno, da custodire come promessa e come memoria. Ma la vera ricchezza l’abbiamo portata dentro: la consapevolezza che il dialogo è come l’acqua del fiume — se lo curi e lo lasci scorrere, disseta, purifica e fa rifiorire tutto ciò che incontra.
Claudia e Marco
Posta Fibreno, 26 ottobre 2025 – Zona Pastorale Valle di Comino












