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Il Vescovo in visita a Canistro Superiore: un invito a riscoprire la ricchezza dei messaggi del Vangelo

Domenica 2 marzo la comunità parrocchiale di Canistro Superiore ha vissuto un momento di intensa spiritualità e profonda riflessione accogliendo la visita di Sua Eccellenza Monsignor Gerardo Antonazzo. L’evento ha rappresentato un’occasione di grande rilevanza e profonda emozione per tutti i fedeli presenti.

Durante la celebrazione della Santa Messa nella Parrocchia di San Giovanni Battista, il Vescovo ha tenuto un’omelia ispirata al Vangelo di Luca, soffermandosi sull’uso che Gesù fa di detti popolari e parabole tratti dalla vita quotidiana e dalla cultura del suo tempo. Queste espressioni, semplici e concrete, veicolano insegnamenti profondi e universali, capaci di toccare i cuori delle persone in ogni epoca; riflettono una saggezza che, pur affondando le radici nella cultura del tempo, si proietta in una dimensione eterna e universale. La loro forza sta nella capacità di tradurre verità spirituali complesse in immagini semplici e immediate, capaci di toccare il cuore e stimolare la riflessione. Riflettendo sulla saggezza di tali “modi di dire popolari”, Sua Eccellenza ha invitato i presenti a riscoprire la ricchezza dei messaggi evangelici e a calarli nella propria esperienza quotidiana.

Con grande saggezza e profondità spirituale, il Vescovo ha guidato i fedeli a riscoprire il senso delle parole: “Può un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno forse entrambi in un fosso?” (Luca 6,39), che rappresentano non solo una metafora visiva, ma anche un invito a esaminare la qualità della nostra guida e del nostro discernimento. Questo richiamo ci esorta a lavorare su noi stessi, a guarire le nostre cecità spirituali e a riconoscere i nostri limiti per poter accompagnare gli altri nel cammino della vita.

Allo stesso modo, “Togli prima la trave dal tuo occhio” (Luca 6,42) riprende un’espressione popolare che invita all’autocritica e all’umiltà. È un monito a evitare il giudizio ipocrita verso gli altri prima di aver riconosciuto e affrontato le proprie mancanze. Inoltre, Sua Eccellenza ha ricordato l’importanza di coltivare virtù e bontà nella vita quotidiana.

Durante la celebrazione, non è mancato un momento di preghiera dedicato a Papa Francesco e a tutti i malati, con parole di conforto e incoraggiamento per chi attraversa momenti di difficoltà.

La presenza di Sua Eccellenza ha testimoniato l’attenzione pastorale e la sensibilità verso i bisogni e le speranze della comunità di Canistro, ed ha lasciato un’impronta profonda nei cuori della comunità parrocchiale.

Ringraziamo di cuore Sua Eccellenza Monsignor Gerardo Antonazzo per la presenza calorosa e per il profondo insegnamento spirituale che ha condiviso con noi.

Sara De Michele

Foto Mauro Facchini