Progetto “Montecassino, patrimonio artistico e culla del pensiero occidentale”
2ª edizione
La “Carta della Speranza” e la riproduzione delle vetrate della chiesa di San Martino
Esattamente un anno fa l’IIS Carducci di Cassino, comprendente il Liceo Classico e quello Artistico, presentò un lavoro davvero interessante e nuovo, frutto del Progetto “Montecassino, patrimonio artistico e culla del pensiero occidentale”, elaborato e realizzato dai due istituti insieme, con la partecipazione attiva di docenti e studenti. (vedi qui) Ed oggi, 27 maggio, nella stessa Sala Restagno del Comune di Cassino, con soddisfazione abbiamo assistito alla presentazione della seconda Edizione, che ha portato avanti il lavoro in maniera oltremodo interessante. Nella sala erano esposti i lavori dei ragazzi, davvero bellissimi.
Al tavolo dei relatori sedevano i due docenti ideatori e iniziatori ed ora prosecutori dell’iniziativa, Don Nello Crescenzi, docente di Latino e Greco, e Luca Consales, Docente di Religione in tutti e due i Licei e referente del progetto, più quattro studenti dei due indirizzi in rappresentanza di tutti coloro che avevano lavorato al progetto. Così è stato spiegato come si è proceduto: se lo scorso anno si era lavorato sul prezioso Exultet (rotolo liturgico di Montecassino) e si era riflettuto sulla vita monastica realizzando una “Regola dell’uomo di oggi”, quest’anno gli studenti, guidati dai docenti Rosanna Margiotta, Annarita Ciferri, Pina Baldassarra, Micaela Simione e Ilenia Carnevale, e con la possibilità di visitare più volte l’Abbazia ed i suoi tesori d’arte e di storia, si sono impegnati su uno dei manoscritti più famosi conservati nella prestigiosa Biblioteca: l’enciclopedia di Rabano Mauro De rerum naturis, Casin.132, miniera di informazioni su varie discipline con un formidabile corredo illustrativo. Come oggetto di studio e riflessione, hanno scelto di impegnarsi a definire cosa significa il concetto che si cela dietro la parola speranza.
Su questo punto, dopo un sondaggio in tutte le classi, dopo letture, confronti e riflessioni, gli studenti hanno elaborato e presentato la “Carta della Speranza”, in cui esprimono i risultati raggiunti su questo tema e condivisi. Stupisce la maturità e la naturalezza con cui affermano che, a livello personale e comunitario, la speranza “insegna che ogni giorno è un’opportunità per migliorare”, “ci rende umani”, “è un atto di fiducia nella vita stessa”, che “non può mai essere separata dalla ricerca della pace”, che “è un impegno concreto” anche attraverso “il potere delle piccole cose”; “la pace non è solo assenza di guerra, ma un equilibrio fatto di relazioni armoniose, di rispetto e di solidarietà”. Hanno esaminato anche la “Speranza cristiana”, valutato la lettera “Di sogni e di speranze” che il Vescovo Antonazzo ha scritto ai giovani , e affermato che “la speranza cristiana non è evasione, ma una promessa che dà significato e pienezza alla nostra vita e alla nostra azione”.
Questa “Carta della Speranza” sembra una magnifica e urgente lezione per gli adulti, troppo spesso sfiduciati e delusi.
Per quanto riguarda il Laboratorio artistico e la riproduzione di uno scriptorium, una dettagliata relazione ha dimostrato quanto i ragazzi hanno osservato, riflettuto, provato e sperimentato per arrivare a riprodurre, quest’anno, oltre alcune pagine di Rabano Mauro, con le immagini e la scrittura beneventana cassinese, le vetrate della chiesa di San Martino, situata nell’ala antica dell’abbazia. Le sei bellissime vetrate policrome realizzate grazie al contributo dei veterani della Seconda Guerra Mondiale per ricordare le varie Armate impegnate nelle battaglie di Cassino, sono state magnificamente riprodotte dai giovani studenti, che hanno spiegato che il loro intento era di “coniugare il rispetto della tradizione artistica, la valorizzazione della memoria storica e l’espressione della propria creatività personale”.
Davvero un lavoro superbo, che alla fine della presentazione è stato ampiamente lodato dalle autorità presenti: la Dirigente scolastica Licia Pietroluongo, molto soddisfatta dell’impegno dei ragazzi, della loro speranza nel progetto, del lavoro dei docenti e dello spessore culturale, ha osservato che è la vita della scuola che lascia dei semi e in tal modo costruisce nel piccolo quotidiano. A sua volta il Sindaco Salera ha sottolineato la passione e l’impegno di studenti e docenti, il meglio del Classico e dell’Artistico, ed ha confidato il suo sogno per il 2029, in cui si compiranno 1500 anni dalla fondazione di Montecassino, e Cassino potrebbe diventare Capitale italiana della Cultura. Grande apprezzamento è venuto anche dall’Assessora Concetta Tamburrini, che, rivolta agli studenti, ha lodato la loro capacità di non abituarsi alla bruttezza o all’immobilismo, andando avanti e ha definito “schiaffi” salutari per gli adulti le loro parole. Non bisogna, infatti, limitarsi ad insegnare le tecniche, occorre cercare qualcosa di profondo e profondamente umano.
L’Abate di Montecassino Dom Luca Fallica, avendo seguito il lavoro dei ragazzi, ospitandoli in abbazia e permettendo loro l’uso della Biblioteca e di quanto richiesto, ha lodato il loro impegno dicendo di sperare che si siano anche divertiti in questo lavoro; ha apprezzato in particolare l’immagine che hanno posto in copertina alla loro relazione: il portone PAX aperto, che dà la possibilità di vedere il panorama esterno, simbolo di apertura dell’abbazia verso il mondo esterno. E a proposito delle vetrate, ha osservato che la vetrata, frutto dell’ingegno umano, ha comunque bisogno del sole per mostrare tutta la sua bellezza e così ogni nostro impegno umano ha bisogno di qualcosa di più alto, come il sole, che dia vita, significato e speranza. Ultimo intervento è stato quello di una rappresentante diplomatica dell’ambasciata polacca in Italia, la quale ha detto agli studenti: mi avete fatto riscoprire tante cose che non sapevo, voi siete fortunati ad avere a disposizione la Biblioteca più importante del mondo. E poi: non abbiate paura di costruire ponti e speranza. Il ringraziamento finale a tutti è stato porto da Don Nello, che ha ringraziato anche Pino Valente per la testimonianza offerta ai ragazzi.
Adriana Letta