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Giubileo Tutti Inclusi

Tutti in cammino nel Pellegrinaggio Giubilare della Zona Pastorale di Cassino

Tutti inclusi, tutti in cammino. È così che la Zona pastorale di Cassino si è mobilitata con tutte le sue parrocchie, con il Comune di Cassino e quello di Pignataro, appartenente alla stessa Zona pastorale, e con tutte le associazioni che si impegnano nel sociale. Con una straordinaria sinergia si è riusciti ad organizzare per giovedì 30 ottobre un Pellegrinaggio Giubilare che rimarrà certamente scolpito nella memoria e nel cuore di tutti i partecipanti.

In quattro diverse piazze della città si sono riuniti i “Pellegrini di Speranza” delle parrocchie e gruppi più vicini e, posta la Croce davanti a tutti, si sono formate lunghe file, dirette dai Sacerdoti presenti, che hanno benedetto il gruppo e iniziato con la preghiera. Davvero molte le persone accorse con piacere a partecipare a questo speciale cammino: per renderlo adatto a tutti, anche a coloro che hanno difficoltà o disabilità, non è stato particolarmente lungo, ma vissuto in gioiosa compagnia, aiutandosi a vicenda se necessario o opportuno e seguendo il percorso stabilito. Non proprio una processione, ma una camminata, percorrendo i marciapiedi per non generare problemi di traffico e non obbligare la polizia locale a stare in servizio (anche se carabinieri e finanzieri a riposo si sono messi a disposizione per fare servizio d’ordine) e quindi scegliendo i percorsi che offrissero marciapiedi più larghi. Camminare è come la vita: si sta insieme, si procede, si fanno incontri, si ascolta, si parla, si cambia visuale, si tace, ci si confronta e alla fine ci si ritrova cambiati, arricchiti dallo scambio con altre persone. Dunque, piazza Nicholas Green, piazza S. Giovanni, piazza Diamare e piazza S. Scolastica sono stati i luoghi di ritrovo da cui sono partiti quattro “fiumi” umani che, all’inizio del cammino verso la chiesa giubilare si sono fermati per una Statio di preghiera guidata, poi nel percorso hanno fatto magari una sosta nel verde per una posta di Rosario e per farsi spiritualmente vicini a chi è solo, malato o impedito; poi silenzio e qualche parola, infine sono convenuti tutti sul sagrato della Concattedrale di Cassino, accolti dalla musica della Banda Don Bosco Città di Cassino e dal Vescovo Gerardo Antonazzo. In tanti sono arrivati, la piazza si è riempita, tutti pronti, con emozione, a varcare la Porta Santa, simbolo di Gesù Cristo. Il Vescovo ha pronunciato delle preghiere e benedetto il popolo dei pellegrini, dopo di che ha varcato la Porta, seguito da tutti gli altri. Il Coro, formato dai cori delle varie parrocchie, cosa non proprio facile, ma si erano preparati facendo le prove tutti insieme, guidati da Melania Marrocco, ha animato non solo l’ingresso, ma tutta la celebrazione eucaristica. Erano presenti le istituzioni, il Sindaco Enzo Salera di Cassino e Benedetto Murro, Sindaco di Pignataro, l’assessora Francesca Calvani per le Politiche Sociali, che ha fortemente voluto questa iniziativa, Gabriella Vacca per la Cultura, la consigliera, Iole Falese. Presenti i rappresentanti militari e tutte le associazioni di carattere sociale, a partire da Arca, Cooperativa sociale, che ha curato la parte organizzativa. La chiesa era stracolma di persone molto partecipi e contente di esserci, in un clima quanto mai sereno e raccolto. Tutta la liturgia è stata molto curata, facendo in modo che tutte le realtà parrocchiali fossero rappresentate e impegnate in qualche compito: le letture, le preghiere dei fedeli. Ogni comunità parrocchiale ha portato il suo contributo.

Nell’omelia il Vescovo Gerardo non solo ha ricordato San Germano, compatrono di Cassino, di cui oggi ricorreva la memoria liturgica, ma si è soffermato a commentare le letture del giorno, in particolare la lettera di S. Paolo ai Romani che rassicura: “Nessuna creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù”. Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Nessuno e niente ci potrà mai togliere l’amore di Dio o separarci dall’amore di Cristo, neppure il nostro peccato, che può ferire l’amore di Dio ma non cancellarlo. E il brano evangelico in cui Gesù dice: “Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi!”. Parole che oggi suonano particolarmente attuali. Ma noi siamo “Pellegrini di Speranza” ed oggi siamo molto uniti, “tutti inclusi”.

E questa era la sensazione generale diffusa, di essere tutti uniti, sani e malati, giovani e anziani, vigorosi e fragili, tutti uniti, tutti in cammino, tutti inclusi. A ricordo del Giubileo sono stati distribuiti a tutti i presenti dei segnalibri con la preghiera del Giubileo 2025.

Al termine della celebrazione, Don Nello Crescenzi, Vicario episcopale della Zona pastorale di Cassino, ha ringraziato, a nome di tutti, gli ideatori, gli organizzatori e tutti coloro che si sono messi a disposizione per realizzare questo Giubileo di zona “Tutti Inclusi”. Poi i portatori si sono avvicinati alla statua di San Germano, ornata di fiori e luci per l’occasione, con accanto la reliquia custodita nella Concattedrale, per prendere quest’ultima e portarla fuori in processione. Ma quando si è arrivati sulla porta, si è visto che la temuta pioggia, che nel pomeriggio si era trattenuta, ora ricominciava a cadere, tanto che si è rinunciato alla pur breve processione programmata. E dopo un’ultima benedizione impartita dal Vescovo, prima di riportare la Reliquia all’interno della chiesa, dei fuochi di artificio hanno rallegrato la piazza. La serata musicale in piazza Corte a cura di Dike, con la Marshmallow Party Band, si è ridimensionata nei locali parrocchiani della “Rotonda”. Ma questo nulla ha tolto alla bellezza della giornata, che resta sicuramente indimenticabile per tutti.

Adriana Letta